È il momento di dare fiducia a Vanja Vlahovic? In Italia sembra che il coraggio di puntare sui giovani non sia così radicato come nei campionati esteri, dove anche i giovanissimi trovano spazio tra i grandi.
I NUMERI NON MENTONO: IL FENOMENO VLAHOVIC
Vanja Vlahovic sta attraversando un momento magico. L’attaccante serbo classe 2004 ha incantato con l’Under 23 dell’Atalanta, mettendo a segno 7 gol in 5 partite di Serie C. Nella scorsa stagione, tra la Primavera e l'Under 23, ha registrato numeri impressionanti: 19 gol solo in Primavera, confermandosi un vero bomber di razza. Eppure, nonostante la sua crescita e il suo impatto devastante in campo, in Italia sembra che il salto in prima squadra sia un percorso più complesso rispetto ad altre realtà calcistiche.
IL CORAGGIO MANCATO IN ITALIA
Il dibattito è aperto: perché in Italia si fa così fatica a puntare sui giovani talenti? Non stiamo parlando di un adolescente qualunque, ma di un giocatore che Gasperini ha già inserito nella rosa della prima squadra e persino nella lista Champions League. All’estero, talenti come Lamine Yamal — classe 2007, titolare nel Barcellona e già campione d’Europa con la Spagna — trovano spazio e brillano sotto i riflettori del grande calcio. Perché in Italia manca questo coraggio?
Il paragone con Yamal è lampante: un ragazzo di soli 17 anni che ha già dimostrato tutto il suo valore in un club di vertice come il Barcellona, mentre Vlahovic, pur con numeri superiori e prestazioni di altissimo livello, sembra doversi ancora conquistare lo spazio in un’Atalanta che sta cercando risposte in attacco. La Serie A è famosa per essere un campionato tattico, ma la mancanza di una vera alternativa a Retegui e l'assenza di un centravanti puro dietro al titolare dovrebbero spingere Gasperini a dare una chance concreta a Vlahovic.
LA QUESTIONE "VICE RETEGUI", UNA MANCANZA DI MERCATO?
Per tutta l’estate, i tifosi si sono chiesti chi sarebbe stato il vice-Retegui, l’attaccante che avrebbe potuto dare respiro all’argentino. Nonostante le tante attese, il mercato non ha portato soluzioni. Eppure, la soluzione è già in casa: Vlahovic non solo ha dimostrato di essere pronto fisicamente, ma con la sua capacità di segnare in tutti i modi — di testa, di destro, di sinistro — ha tutte le carte in regola per essere una sorpresa positiva. Non stiamo chiedendo un azzardo privo di logica, ma solo che un talento del genere abbia il suo spazio, come meriterebbe.
IL CONTESTO ATALANTA: UNA TRADIZIONE DI GIOVANI TALENTI
Gasperini non è certo un allenatore timido con i giovani: Vlahovic è il 23° talento del vivaio che fa esordire con l'Atalanta. Giocatori come Scalvini e Ruggeri sono ormai punti fermi della squadra, e Vanja sembra destinato a seguire le loro orme. Il suo ingresso in campo contro il Como, dove ha procurato un rigore nel recupero, è un segnale chiaro: Vlahovic c’è, è pronto e aspetta solo il suo momento.
UNA RIFLESSIONE SUL CALCIO ITALIANO
Il calcio italiano è spesso criticato per la sua scarsa fiducia nei giovani talenti, e Vlahovic rappresenta un esempio di come sia possibile cambiare questa narrazione. Non si tratta solo di dare un'opportunità, ma di credere nelle capacità di un giocatore ha una stoffa visibile. Se in Spagna un ragazzo del 2007 è titolare nel Barcellona, perché non può esserlo un classe 2004 nell'Atalanta?
È L'ORA DI CREDERCI
Vlahovic ha tutte le caratteristiche per essere il presente e il futuro dell’Atalanta. Il suo percorso, fatto di umiltà e di numeri impressionanti, lo sta portando a bussare alla porta della prima squadra. Non solo dovrebbe far parte della rosa, ma potrebbe essere l’alternativa di cui Gasperini ha bisogno. Il calcio italiano ha bisogno di coraggio, di credere nei propri giovani talenti. Vanja Vlahovic è pronto: sta solo aspettando che qualcuno gli apra la porta.
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