Non sembra conoscere limiti la crescita dell’Atalanta, che dopo nove bilanci consecutivi chiusi con il segno più, si appresta a registrare il decimo risultato positivo consecutivo, trascinato da un fatturato che ormai sfiora quota 300 milioni di euro. Cifre da club di vertice europeo, spinte da un’efficace gestione del mercato e dai premi Champions League, che hanno fatto della società nerazzurra una vera e propria macchina da utili.

RICAVI RECORD - Nei primi nove mesi della stagione 2024/2025, come riportato da Calcio e Finanza, l’Atalanta ha raggiunto un fatturato record di 270,1 milioni di euro, cifra che supera nettamente il precedente primato del club di 242,7 milioni ottenuti nell’esercizio del 2021. Si tratta di un incremento significativo rispetto ai 167,4 milioni dello stesso periodo della scorsa stagione.

PLUSVALENZE D’ORO - Determinante per il raggiungimento di questi numeri è stato il lavoro svolto in sede di calciomercato - riferisce CalcioeFinanza.it -, che ha permesso al club bergamasco di realizzare plusvalenze complessive per ben 85,9 milioni. Tra le operazioni principali, spiccano i 44,5 milioni di euro ottenuti dalla cessione di Koopmeiners alla Juventus, i 13,1 milioni per Okoli al Leicester, 10,3 milioni di Miranchuk all’Atlanta United e 10 milioni per Cambiaghi al Bologna.

EFFETTO CHAMPIONS - Altro elemento chiave nel boom economico della Dea sono i premi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, che hanno fruttato nelle casse del club 67 milioni di euro, consolidando il peso europeo e la competitività della squadra. Un circolo virtuoso che conferma l’efficacia del modello Atalanta, fatto di investimenti mirati e risultati sportivi d’eccellenza.

COSTI IN CRESCITA, MA SOSTENIBILI - Anche le uscite sono aumentate, ma in maniera del tutto sostenibile grazie all’incremento delle entrate. Il costo del personale ha raggiunto 88,5 milioni, con compensi ai giocatori passati a 62,1 milioni, mentre gli ammortamenti sono saliti da 37,2 a 50,7 milioni. Numeri in crescita, certo, ma facilmente assorbiti dall’enorme incremento dei ricavi.

SALUTE FINANZIARIA - La solidità della struttura finanziaria nerazzurra è ulteriormente certificata da un patrimonio netto che ammonta a 267,2 milioni di euro, una liquidità disponibile di 58,2 milioni, e un indebitamento finanziario netto negativo pari a soli -2,4 milioni. Anche il debito lordo di 281,1 milioni risulta ampiamente sostenibile, considerando i 190,6 milioni di euro di crediti vantati nei confronti di altri club.

L’Atalanta continua così a rappresentare un modello virtuoso, un mix perfetto di risultati sportivi, gestione intelligente e solidità finanziaria. Numeri che proiettano la Dea tra i grandi club d’Europa e che confermano come il futuro nerazzurro sia destinato a brillare ancora.

Sezione: I numeri / Data: Mer 04 giugno 2025 alle 04:00
Autore: Lorenzo Casalino
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