Un sorriso aperto, la nuova maglia numero 3 e tanta voglia di lasciare il segno a Madrid: Matteo Ruggeri ha iniziato così la sua avventura all'Atletico, arrivato dalla Dea per una cifra importante, 20 milioni totali, che racconta la fiducia del club spagnolo nelle sue qualità.

PRIMO IMPATTO SPAGNOLO - «Sono davvero soddisfatto della mia scelta», esordisce Ruggeri durante la sua presentazione ufficiale. «Sto studiando lo spagnolo per adattarmi rapidamente, ma devo ringraziare Juan Musso, mio ex compagno all’Atalanta, perché è stato lui a convincermi subito che l’Atletico fosse la squadra giusta per me».

PARAGONE IN PANCHINA - Il primo pensiero non può che andare al nuovo tecnico, Diego Simeone, figura carismatica che inevitabilmente richiama alla mente il lavoro fatto da Gian Piero Gasperini a Bergamo. «Lavorare con un allenatore come Simeone mi riempie d’orgoglio», confessa Ruggeri. «Fin dall’inizio sono rimasto impressionato dal suo stile, dalla sua intensità e dal modo in cui tiene sempre al centro di tutto il pallone. È qualcosa di simile a ciò che ho vissuto con Gasperini, per questo mi sento già a mio agio».

UN NUOVO PERCORSO - Ora per Ruggeri comincia un capitolo inedito, fatto di grandi aspettative e di una pressione diversa da quella di Bergamo. Ma se l’ambientamento procede al ritmo attuale, l’esterno italiano potrà presto diventare una pedina chiave nello scacchiere dei Colchoneros.

Madrid ha già aperto le braccia al nuovo arrivato: sta a lui, ora, scrivere un’altra pagina importante della sua carriera.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Gio 31 luglio 2025 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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