Novità significative per il mondo del calcio professionistico italiano. Con l’entrata in vigore oggi del Decreto Legge n.96 del 30 giugno 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, la durata massima dei contratti di lavoro sportivo viene estesa da cinque a otto anni. Questo permetterà ai club maggiore flessibilità nel blindare i propri giocatori più preziosi con accordi di lungo termine.

AMMORTAMENTI, TUTTO FERMO - La vera notizia - riporta Calcioefinanza.it -, sta nell’ulteriore chiarimento fornito grazie a un emendamento promosso dalla deputata di Azione, Valentina Grippo, che interviene sul delicato tema degli ammortamenti dei costi legati ai cartellini. Nonostante la durata contrattuale possa essere estesa fino a otto anni, gli ammortamenti dovranno continuare a essere calcolati su un massimo di cinque esercizi finanziari. Questo per garantire la conformità con le rigide norme imposte dalla UEFA sul Fair Play Finanziario.

UN COMPROMESSO NECESSARIO - La scelta di scindere le due tempistiche – contratti fino a otto anni e ammortamenti su cinque – risponde alla necessità di salvaguardare la sostenibilità economica delle società sportive. Se da un lato i club potranno quindi trattenere più a lungo i propri talenti, dall’altro non potranno diluire oltre il quinquennio i costi di acquisizione dei giocatori, rispettando così il principio di trasparenza e sostenibilità richiesto dall'UEFA.

IMPLICAZIONI SUL MERCATO - Le nuove regole potrebbero influire in modo significativo sul mercato, aumentando la stabilità dei club nel lungo periodo ma costringendo le società a gestire con attenzione gli investimenti sul mercato. Niente più escamotage contabili per alleggerire il peso economico dei grandi acquisti spalmandolo su periodi eccessivamente lunghi: i conti dovranno rimanere chiari e conformi ai parametri europei.

UNA SVOLTA POSITIVA - Questa modifica rappresenta una svolta importante e attesa, equilibrando le esigenze di stabilità finanziaria dei club con quelle della gestione sportiva. Resta ora da vedere come le squadre italiane si adatteranno a questa doppia velocità: più flessibilità nei contratti, ma rigidità assoluta sui tempi degli ammortamenti. Una sfida che, se ben gestita, potrebbe portare il calcio italiano a una nuova maturità economica.

Sezione: I numeri / Data: Gio 24 luglio 2025 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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