PROVEDEL 7: Prende tutto ciò che è possibile, forse qualcosa di più. Respinge Koopmeiners, tocca sulla traversa il tiro deviato di Lookman, mura a tu per tu Højlund involato come un razzo. Di più, lui, non poteva.

MARUSIC 5: Una serataccia. Tocca debolmente il pallone che finisce sul destro di Zappacolta, che si inventa il gol del mese, nemmeno della giornata. Sul 2-0 non tiene la marcatura su Højlund: gli passa davanti e colpisce da mezzo metro.

CASALE 5,5: In affanno come tutto il reparto. Højlund non si ferma, Lookman non dà riferimenti, non si ricordano chiusure degne di pagella.

ROMAGNOLI 6: L’infortunio che non ci voleva, paga con i muscoli uno scatto per rientrare su una palla persa. Senza di lui è ancora più difficile.

Dal 38’ PATRIC 5,5: Entra a freddo, ha colpe sul raddoppio dell’Atalanta, posizionato male sul tiro-cross, gli passa vicino senza che riesca a metterci una pezza.

HYSAJ 5: Confermato titolare, oggi fa rimpiangere la scelta di Sarri. Hateboer colpisce alle sue spalle nel primo tempo, un cross lo aveva scavalcato troppo facilmente. Nella ripresa per fortuna c’è Provedel a murare Højlund: l’attaccante, per quanto veloce, passa senza la minima opposizione. Non gli taglia nemmeno la strada.

Dal 58’ LAZZARI 5,5: Fa parte del gruppetto che regala il 2-0 all’Atalanta: non capisce se il passaggio di Luis Alberto sia per lui o per Pedro, a differenza dello spagnolo però allarga le braccia senza neanche provare la rincorsa su Palomino. A destra la spinta però aumenta, è innegabile.

MILINKOVIC 6: La soluzione sul pressing dell’Atalanta, palla lunga per il Sergente e vediamo che succede. In apertura aveva fatto succedere una cosa straordinaria con stop volante e dribbling: in due contro Musso, eppure niente da fare per il tiraccio di Immobile. Cala col passare dei minuti, anche perché calano tutti quelli intorno.

CATALDI 5,5: Gioca col fiato sul collo, complicatissimo così manovrare il pallone in modo pulito. Arriva alla partita con un solo allenamento per la botta alla coscia rimediata a Verona, l’Atalanta è l’avversaria peggiore per presentarsi in condizioni precarie.

Dal 58’ VECINO 5,5: Davanti alla difesa in corsa come a Verona, la solfa non cambia.

LUIS ALBERTO 5: Non la prende Lazzari, non la prende Pedro, non la prende nessuno della Lazio. Servizio superficiale pagato carissimo: i compagni accentuano l’errore, da uno con le sue qualità certe cose sono comunque inaccettabili.

FELIPE ANDERSON 5: La versione “cucciolotto” non va mai bene, figuriamoci per partite di questo tipo. Mezza iniziativa in un’ora, esce con merito. Interruttore spento.

Dal 58’ PEDRO 5,5: Compartecipa all’incomprensione che permette all’Atalanta di ripartire per il 2-0. Davanti combina qualcosina di più di Felipe, ma stasera ci voleva veramente poco.

IMMOBILE 4,5: Fa male al cuore vederlo sciupare occasioni così, grosse come una casa (di almeno 2 piani). Sullo 0-0 anticipa Milinkovic per spararla in curva, un tempo dopo cicca il mancino e manca il pareggio che avrebbe riaperto tutto. Si innervosisce per gli sbagli e inceppa mentalmente, prima ancora che tecnicamente.

ZACCAGNI 5,5: Musso ci mette il guantone, aveva sparato bene a giro. Fino all’intervallo è attivo, nel secondo tempo cala in modo vistosissimo e non riesce mai a rendersi pericoloso.

ALL. SARRI 5: L’Atalanta fa una prestazione super, la Lazio meno e si mangia un paio di chance colossali che potrebbero spostare il destino del match. Qualcosa non va: 9 punti nelle ultime 8 gare di campionato, la squadra nell’ultimo mese sta facendo una passeggiata Champions, altro che corsa.

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 11 febbraio 2023 alle 22:48 / Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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