Fino al 2017, non qualificarsi a un Mondiale sembrava quasi impossibile per l’Italia. L’unico precedente, prima delle disfatte recenti, risaliva al 1958: decisivo il ko per 2-1 a Belfast contro l’Irlanda del Nord, che costò il biglietto per la Svezia. Uno spareggio vero e proprio, perso all’ultima giornata.

QUALIFICAZIONI SOFFERTE – Negli anni l’Italia ha rischiato altre volte. Nel 1978 ci qualificammo per differenza reti ai danni dell’Inghilterra, mentre per Usa ’94 servì un successo pesantissimo contro il Portogallo a San Siro. Per Francia ’98 si passò addirittura dai playoff: 1-1 a Mosca con Buffon all’esordio sotto la neve, poi 1-0 a Napoli contro la Russia per staccare il pass.

I DUE KO RECENTI – Poi le disfatte che ancora bruciano - rimarca La Gazzetta dello Sport -. Russia 2018: secondi dietro la Spagna, eliminati dalla Svezia nello spareggio (0-1 a Solna, 0-0 a Milano). Qatar 2022: superati dalla Svizzera nel girone e crollo in semifinale playoff contro la Macedonia del Nord a Palermo (0-1). In finale avremmo trovato il Portogallo, ma non ci arrivammo mai.

IL PRESENTE – Ora la storia rischia di ripetersi. Se la Norvegia non inciampa, l’Italia dovrà passare ancora dai playoff per provare a conquistare il Mondiale 2026. Un cammino che sa di déjà-vu, tra vecchie ferite e nuove paure.

Sezione: Italia / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 12:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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