La situazione nel girone resta chiara: se la Norvegia non si farà male da sola contro Israele, per l’Italia sarà inevitabile il secondo posto. E quindi i playoff. Un percorso già conosciuto e doloroso, che mette di nuovo gli azzurri davanti a un dentro o fuori senza appello.

COME FUNZIONANO – Le 16 nazionali “rimandate” si sfideranno in 4 minitornei da 4 squadre ciascuna. In semifinale, le teste di serie (prima fascia) ospiteranno le squadre di quarta, mentre seconde e terze si affronteranno in gara unica. Chi vince va in finale: altri 90’, o 120’ con rigori. In palio il pass mondiale. L’Italia, grazie al ranking Fifa, partirà in prima fascia, ma questo non mette al riparo da insidie.

LE TESTE DI SERIE – Al momento, le nazionali più accreditate per guidare i minitornei sono Italia, Germania, Austria, Danimarca, Turchia, Ucraina, Galles e Svezia. Un vantaggio teorico, che ci permetterebbe di evitare questi avversari almeno all’inizio. Ma già tra le possibili quarte ci sono nazioni da non sottovalutare.

LE INSIDIE IN SEMIFINALE – In base alle classifiche attuali, le peggiori minacce arrivano dalle “retrocesse” della Nations League. In particolare la Svezia, che può contare su una coppia d’attacco da oltre 200 milioni: Isak al Liverpool e Gyokeres all’Arsenal. E poi c’è la Nord Macedonia, già carnefice dell’Italia a Palermo nel 2022. Attenzione anche a outsider come Galles, Romania e Irlanda del Nord.

LE POSSIBILI FINALI – Superata l’eventuale semifinale, ecco il vero spauracchio - inquadra La Gazzetta dello Sport -: Slovacchia, capace di battere la Germania, la Serbia di Vlahovic, la Polonia di Lewandowski, la Georgia di Kvaratskhelia, la Repubblica Ceca o l’Islanda che ha resistito alla Francia. E ancora la Scozia di McTominay, l’Ungheria di Marco Rossi, avversari che nessuno vorrebbe affrontare con la tensione di uno spareggio.

Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra e Croazia sono lanciatissime verso il primo posto, lasciando all’Italia un compito chiaro: prepararsi mentalmente a un playoff che sarà un Vietnam sportivo. A Gattuso e ai suoi serviranno cattiveria, carattere e concentrazione assoluta. Solo così gli azzurri potranno “ringhiare” fino al Mondiale 2026.

Sezione: Mondiali 2026 / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 09:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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