ITALIA U21–ARMENIA U21 5-1 (p.t. 0-0)
59' Dagasso (I), 62', 71' Camarda (I), 75' Fini (I), 78' Vardanyan (A), 90+1' Ekhator (I)

PALMISANI, voto 6
Quasi uno spettatore nel primo tempo, quando l’Armenia non riesce mai a pungere. Nella ripresa si fa trovare pronto sul tentativo di Gharibyan, blindando temporaneamente il risultato, ma poi macchia la prestazione con un errore tecnico grave in disimpegno che regala il gol della bandiera agli ospiti. Alterna sicurezza e superficialità. Discontinuo.

PALESTRA, voto 6,5
Sulla corsia destra corre tanto e difende con disciplina, ma trova sempre il muro armeno a impedirgli la progressione. Lavora bene in chiusura e concede poco, anche se da lui ci si aspetta più spinta e iniziativa negli ultimi trenta metri. Affidabile.
Dal 77’ FORTINI, voto 4
Entra con leggerezza e commette due falli ingenui in pochi minuti, rischiando di complicare una partita già vinta. Distratto.

MARIANUCCI, voto 5.5
Un retropassaggio rischioso a inizio gara fa trattenere il fiato alla panchina. Qualche intervento affrettato, nervosismo crescente e un giallo che chiude il suo primo tempo. In difficoltà.
Dal 46’ GUARINO, voto 6.5
Subentra con decisione, mette ordine nella linea difensiva e non concede spazi. Usa il corpo con mestiere e chiude ogni varco centrale. Autoritario.

MANE, voto 6.5
Per oltre un’ora gestisce con calma e tempi giusti, imponendo fisicità e senso della posizione. Si perde Gharibyan nell’unica vera disattenzione della serata, rischiando di riaprire la gara. Solido ma non impeccabile. Concentrato.

BARTESAGHI, voto 7
Inizia con prudenza, poi cresce in fiducia e coraggio. Quando affonda, crea scompiglio: suo l’assist preciso per il primo gol di Camarda. Difende con ordine e sceglie sempre bene i tempi di uscita. Concreto.

PISILLI, voto 7
Nel primo tempo si limita al compitino, poi cambia ritmo. Nella ripresa è un fattore costante: fornisce l’assist per Dagasso e partecipa a tutte le azioni decisive. Intelligenza tattica e tempi d’inserimento da veterano. Trascinante.

LIPANI, voto 6
Parte lento, con qualche indecisione nei passaggi chiave. Cresce alla distanza, dando ordine e intensità al palleggio. Meno appariscente dei compagni, ma sempre dentro il gioco. Essenziale.

NDOUR, voto 5
Prova a prendersi la scena nel primo tempo: colpisce un palo, conquista e sbaglia un rigore, riassumendo la sua serata sfortunata. Generoso ma impreciso, si spegne alla distanza. Altalenante.
Dal 46’ DAGASSO, voto 7,5
Trasforma la partita. Entra, sblocca con freddezza, regala un assist e guida il ritmo della manovra. In poco più di 40 minuti cambia volto all’Italia. Decisivo.

CHERUBINI, voto 6.5
Alterna giocate eleganti a momenti di esitazione. Quando ha coraggio, diventa imprevedibile: suo il cross perfetto per Ndour e il coinvolgimento diretto nell’azione del terzo gol. Polivalente e generoso. Propositivo.
Dal 73’ FINI, voto 7
Letale nel posizionamento e lucido nel ribattere in rete il pallone del 4-0. Entra con cattiveria e concretezza. Immediato.

CAMARDA, voto 7.5
L’inizio è fatto di movimento e sacrificio, ma la concretezza arriva dopo l’ora di gioco: prima un tocco sotto misura, poi un colpo di testa potente. Si accende al momento giusto e mostra istinto da attaccante vero. Clinico.
Dal 73’ EKHATOR, voto 7
Pochi minuti per lasciare il segno: diagonale perfetto e quinto gol della serata. Subentrato.

KOLEOSHO, voto 7.5
Imprendibile a tratti. È lui a rompere gli equilibri con accelerazioni continue e cambi di passo devastanti. Sfiora il gol con un palo e serve l’assist per Ekhator nel finale. Giocatore di un altro livello tecnico e atletico. Trascinante.

CT. BALDINI, voto 7
Legge bene la partita, interviene all’intervallo con i cambi giusti e ottiene una risposta immediata. Dagasso gli cambia il volto della squadra, ma la mano del tecnico si vede nella crescita collettiva e nella mentalità offensiva. Lucido.

Sezione: Italia / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 20:30 / Fonte: Daniele Luongo
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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