Un primo tempo di pazienza, un secondo da fuoriclasse. L’Italia Under 21 di Silvio Baldini conquista un’altra vittoria larga e convincente, travolgendo l’Armenia con un 5-1 che vale la vetta del girone E a punteggio pieno, in coabitazione con la Polonia. Una partita dominata a lungo ma sbloccata solo nella ripresa, grazie alla freschezza e all’intensità dei subentrati, che hanno imposto ritmo, idee e qualità in ogni zona del campo.

PRIMO TEMPO SPRECONE – I primi quarantacinque minuti hanno mostrato una squadra intraprendente ma poco precisa. L’Italia ha tenuto costantemente il possesso, schiacciando l’Armenia nella propria metà campo, ma la manovra si è spesso arenata negli ultimi venti metri. Le due occasioni più nitide portano la firma di Ndour, prima con un colpo di testa che si stampa sul palo, poi con un rigore fallito che avrebbe potuto indirizzare il match. L’Armenia, ordinata e compatta, è riuscita a resistere fino all’intervallo, sfruttando le imprecisioni azzurre in zona gol.

DAGASSO CAMBIA IL VOLTO – L’ingresso di Matteo Dagasso ha trasformato la partita. Il centrocampista, subentrato a Ndour, ha subito imposto tempi e ritmo diversi, trovando il gol dell’1-0 al minuto 59 con un diagonale preciso su assist del sempre ispirato Pisilli. Da quel momento, l’Italia ha preso pieno controllo della gara, trovando profondità e lucidità nei movimenti offensivi. Il vantaggio ha sciolto ogni blocco mentale, liberando la fantasia e la forza d’urto di un gruppo che ha imparato a vincere divertendosi.

CAMARDA, FIRMA DA BOMBER –
Dopo l’apertura di Dagasso, la scena è tutta per Francesco Camarda, sempre più leader tecnico e simbolico di questa Under 21. Il giovane attaccante del Milan – in prestito al Lecce – ha segnato una doppietta da attaccante vero: prima su assist di Bartesaghi, poi di testa su invito perfetto ancora di Dagasso. Movimenti intelligenti, freddezza e istinto del gol: Camarda continua a bruciare le tappe, trasformando in oro ogni pallone giocabile.

FINALE IN SCIOLTEZZA – Con la partita ormai in discesa, Baldini ha dato spazio ai cambi e la panchina ha risposto con efficacia. Fini ha sfruttato un errore del portiere armeno Matinyan per calare il poker, mentre Ekhator ha firmato il 5-1 con un diagonale preciso dopo l’assist di Koleosho, protagonista di una prestazione di grande intensità e qualità. L’Armenia ha trovato il gol della bandiera nel finale su un errore in disimpegno di Palmisani, ma il risultato non è mai stato in discussione. Unica nota stonata, l’espulsione di Fortini per doppia ammonizione all’85’, che lo terrà fuori nel decisivo scontro diretto del 14 novembre contro la Polonia.

VERSO LA POLONIA – Con quattro vittorie in quattro partite (Montenegro, Macedonia del Nord, Svezia e Armenia), l’Italia di Baldini conferma la sua crescita tecnica e mentale. Il gruppo è giovane ma maturo, capace di reagire ai momenti difficili e di dominare appena alza l’intensità. Il ct ha trovato equilibrio tra solidità e talento, valorizzando al massimo la qualità offensiva dei suoi ragazzi. Ora, contro la Polonia, servirà la stessa determinazione per allungare la striscia perfetta e blindare la vetta del girone.

UNA SQUADRA CHE SA DIVERTIRE – L’Under 21 italiana ha imparato a vincere con stile: pressing alto, gioco corale, fiducia crescente. I numeri parlano da soli: 17 gol segnati in quattro partite, con interpreti diversi ma la stessa identità collettiva. È questa la forza della nuova generazione azzurra, capace di accendere l’entusiasmo e di far intravedere un futuro luminoso per il calcio italiano.

Sezione: Italia / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 20:26
Autore: Daniele Luongo
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