Grazie ad un acuto del ritrovato Dovbyk nel secondo tempo, la Roma riesce ad avere la meglio sul Cagliari. Una gara che potrebbe essere riassunta in un'occasione persa per i rossoblù, che non hanno saputo approfittare della carente condizione fisica dei capitolini, logorati dai tanti impegni e dello sforzo profuso da quando è iniziata la gestione di Claudio Ranieri. Una gara in se poco piacevole, con pochissimi spunti di interesse, ma che è rimasta in bilico fino all'ultimo, e che solo un grande Mile Svilar ha impedito ai sardi di portare a casa qualche punto.
COPERTURA TOTALE. Senza i vari Zappa, Coman e Luvumbo, il tecnico del Cagliari ha proposto un'ermetica linea a cinque con l'inserimento di Palomino (tra i migliori in campo), ed Obert sulla sinistra. A centrocampo via libera, finalmente, al giovane Prati, che si è contraddistinto per dinamismo e, soprattutto, tanto fosforo, elemento che al centrocampo del Cagliari è mancato per l'intera stagione fin qui disputata. La Roma ci ha provato fin dall'inizio, ma impensierendo Caprile solo con un tiro al volo di Mancini su azione di corner. Fondamentale nell'occasione la deviazione di Deiola, che ha disinnescato la conclusione del difensore gialorosso. La Roma ha mantenuto un possesso palla pari al 72%, mentre il Cagliair ci ha provato in rimessa, e proprio sul finire della prima frazione va vicina al goal con Zortea, che spara alle stelle un prezioso servizio in profondità di Prati.
SVILAR SALE IN CATTEDRA. Ranieri prova a cambiare qualcosa, con Saelemaekers che viene portato dalla parte opposta e maggiormente avanzato, quasi sulla linea degli attaccanti. Nicola avverte che la Roma ha patito enormemente lo sforzo della prima frazione, ed esorta i suoi ad alzare il baricentro. Il primo quarto d'ora è tutto a tinte rossoblù e Mile Svilar deve intervenire da campione per impedire a Piccoli, Deiola e Mina di portare in vantaggio i suoi. Al 60' ecco l'errore rossoblù che porta al goal decisivo: contropiede velocissimo dei giallorossi su azione di corner dei rossoblù, Dovbik cicca la conclusione, che Prati devia in corner. Sulla battuta dello stesso Deiola sbaglia l'impatto sulla sfera che finisce sui piedi di Dovbik (praticamente nullo fino a quel momento), che non può fallire il più facile dei goal. Il tecnico del Cagliari prova a scuotere i suoi mandando in campo Kingstone, Augello e Makoumou prima, Marin e Pavoletti poi. Il risultato non cambia anche perchè lo stesso Svilar è in giornata di estrema grazia. I sette minuti di recupero vengono gestiti egregiamente da una Roma sulle gambe che perde Dybala per infortunio, e rischia addirittura di rimanere in dieci dopo i cinque cambi, giacchè i crampi non danno tregua a Rensch. Ma a festeggiare è Ranieri ed il pubblico dell'Olimpico che hanno trattenuto il fiato fino al triplice fischio, temendo il goal del Cagliari. Ora al sosta consentirà ai rossoblù di recuperare gli infortunati e di guardare con rinnovato spirito alle prossime gare contro Monza ed Empoli. E i tre punti saranno di rigore se si vorrà portare avanti il discorso salvezza.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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