Se il buongiorno si vede dal mattino, quello dell’Atalanta promette di essere un mercato estivo dai contorni intriganti e ambiziosi. Mentre il calendario sfoglia le ultime pagine di giugno e apre il sipario sul valzer delle trattative, i nerazzurri hanno deciso di anticipare tutti, disegnando già da ora la nuova identità della squadra di Ivan Juric. E lo hanno fatto scegliendo una strada precisa e ben definita: rinnovare, con freschezza e talento, una corsia sinistra che sarà determinante per gli equilibri tattici della prossima stagione.

L’addio ormai certo di Matteo Ruggeri all’Atletico Madrid lascia infatti dietro di sé una doppia necessità: sostituire un calciatore bergamasco, cresciuto nel vivaio, e soprattutto rinforzare una zona del campo cruciale nel gioco del tecnico croato. La risposta atalantina non si è fatta attendere e, se possibile, è stata perfino più audace e promettente di quanto si potesse immaginare.

Perché Honest Ahanor, giovane stellina classe 2008 prelevata dal Genoa, e Kamaldeen Sulemana, esterno ghanese del Southampton che Juric ben conosce, rappresentano molto più di due semplici innesti. Sono, in tutto e per tutto, due scommesse che incarnano perfettamente la filosofia recente della Dea: talento giovane, investimento coraggioso e potenziale da esplorare. Ma soprattutto, scelte che raccontano quanto la società bergamasca creda ciecamente nelle indicazioni del suo allenatore.

Juric ha infatti già allenato Sulemana, e nonostante la sfortunata parentesi inglese, ha intravisto nel ragazzo qualità tecniche e atletiche ideali per sviluppare il suo sistema di gioco aggressivo e verticale. Il ghanese è dotato di grande velocità, dribbling tagliente e capacità di muoversi abilmente tra le linee: sarà proprio lui a garantire imprevedibilità e fantasia sulla fascia mancina. Un esterno offensivo che parte largo ma che ama rientrare, un po’ come Ademola Lookman, il cui futuro resta ancora un’incognita tutta da decifrare. Ma intanto, Juric ha già a disposizione un'alternativa preziosa e giovane.

Il discorso cambia leggermente con Ahanor: siamo di fronte a un ragazzo di appena diciassette anni, eppure già protagonista di prestazioni sorprendenti con la maglia rossoblù. Mancino puro, fisicamente imponente e duttile tatticamente, può giocare sia come terzino sinistro puro che come centrale di sinistra in una difesa a tre. Sarà lui l’uomo delle rotazioni, l’elemento che garantirà equilibrio e forza fisica lungo tutta la corsia, diventando ideale nella filosofia dell’ex Torino e Verona.

È evidente che con queste due mosse l’Atalanta voglia mandare un messaggio preciso ai propri tifosi: Juric non è solo il tecnico scelto per rilanciare le ambizioni della squadra, ma è anche colui sul quale la società intende fondare il prossimo ciclo tecnico. Le sue indicazioni hanno guidato le scelte iniziali, così come ne guideranno probabilmente altre durante il mercato, per arrivare al traguardo di settembre con una rosa cucita su misura del tecnico croato.

Ora resta da capire come queste pedine saranno inserite nei meccanismi della squadra, ma è altrettanto chiaro che la dirigenza ha già compiuto il primo passo decisivo per voltare pagina. Scommettere su due giocatori giovani ma dalle enormi potenzialità rappresenta un rischio, certo, ma anche una promessa affascinante che potrebbe ripagare in grande stile. Perché quando si sceglie di guardare avanti con coraggio, il calcio spesso sa come premiare.

L’Atalanta riparte dunque dalla corsia mancina. Una corsia che ha già cambiato volto, pronta per diventare protagonista nella Dea targata Juric. E se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci a una stagione da vivere col fiato sospeso.

Sezione: Copertina / Data: Lun 30 giugno 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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