Ivan Juric, intervenuto in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de L’Eco di Bergamo, ha raccontato le sue prime settimane alla guida dell’Atalanta. Tra entusiasmo per l’organizzazione societaria, riconoscenza per l’accoglienza ricevuta e riflessioni sul valore dei suoi calciatori, il tecnico croato ha tracciato un quadro chiaro: la Dea è un club speciale, capace di coniugare professionalità e passione. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, cosa l’ha colpita maggiormente del mondo Atalanta in questo primo mese?
«Quello che mi ha impressionato è la cultura del lavoro che permea ogni singola persona. Dai giocatori allo staff medico, fino ai cuochi e ai magazzinieri: tutti svolgono il proprio compito con serietà e col sorriso. È un ambiente che ti accoglie, ti fa sentire subito parte di una famiglia. Dopo poche settimane qui, mi sembra di essere a casa».

Anche i giocatori sembrano rispecchiare questa mentalità…
«Sì, è una caratteristica che hanno dentro. Ho trovato ragazzi con un’attitudine al sacrificio che raramente avevo visto altrove. Quando butti la palla in campo, corrono e lavorano senza tirarsi indietro. Per un allenatore è qualcosa di meraviglioso».

Sul tema della fascia da capitano, cosa ha deciso?
«Ho trovato Marten de Roon già con la fascia al braccio e non ho avuto dubbi: è l’uomo giusto. Dico sempre che il calciatore rispecchia la persona, e lui è affidabile, intelligente e fedele. La sua leadership non è solo tecnica, ma soprattutto umana. Sarà ancora lui il capitano».

La crescita dei giovani rimane uno dei suoi tratti distintivi come allenatore. A Bergamo quanto conta questo aspetto?
«È fondamentale. Il progetto Under 23 è un serbatoio prezioso, da cui possiamo pescare talenti. Bernasconi e Palestra ne sono esempi recenti: hanno qualità e la giusta mentalità. Mi piace lavorare con i giovani, aiutarli a crescere come uomini e come calciatori. È la parte più gratificante del mio mestiere».

Juric ha trovato in Zingonia un ambiente che sembra cucito su misura per il suo modo di intendere il calcio: lavoro, passione e senso di appartenenza. Con de Roon leader e i giovani pronti a emergere, il nuovo corso dell’Atalanta può poggiare su basi solide, non solo tecniche ma soprattutto umane.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 18 agosto 2025 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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