Ivan Juric ha il volto sereno di chi sa di aver costruito qualcosa di importante. L’Atalanta non è andata oltre l’1-1 contro il Como, ma il tecnico croato esce dalla New Balance Arena con la convinzione che la sua squadra abbia imboccato la strada giusta. «Questa – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport – è stata la miglior partita della mia gestione, soprattutto considerando la fatica accumulata dopo la Champions e le tante assenze. I ragazzi hanno fatto una gara di grande intensità: abbiamo pressato alto, recuperato molti palloni e, a parte qualche dettaglio, avremmo meritato di vincere contro una squadra che sta facendo un ottimo percorso».

IL PESO DELL’EMERGENZA – In campo, l’Atalanta ha confermato il proprio spirito anche in piena emergenza difensiva. Juric non lo nasconde: «Abbiamo poco tempo per recuperare tra una partita e l’altra, ma la squadra ha risposto con grande compattezza. Ora arriva la sosta, sarà importante per ritrovare condizione e recuperare qualche infortunato. Lookman ha fatto un altro passo avanti, gli è mancato solo il gol. Peccato anche per Ederson, ma entrambi hanno dimostrato di essere sulla via del pieno ritorno».

GIOVANI ALL’ALTEZZA – Il tecnico ha poi elogiato i più giovani, ancora una volta protagonisti positivi: «Ahanor e Bernasconi hanno disputato una partita straordinaria. Non era facile affrontare un avversario come Nico Paz, che ha fatto una gara eccezionale, ma i miei ragazzi hanno dimostrato maturità e personalità. Sono molto soddisfatto della loro crescita».

L’EQUILIBRIO TRA ESTETICA E SOLIDITÀ – Juric sottolinea anche l’evoluzione del gioco, sempre più vicino alla sua idea di calcio: «Contro il Como ci siamo divertiti, sì. Loro sono venuti a giocare con coraggio, senza rinunciare alla costruzione, e questo ci ha permesso di alzare ulteriormente il livello. Siamo migliorati nella fase di costruzione dal basso, abbiamo saputo rischiare con intelligenza e creato tante situazioni interessanti».

BASE SOLIDA E AMBIZIONE – La Dea continua a sorprendere, nonostante il cambio di guida tecnica e una rosa falcidiata dagli infortuni. «Quando arrivi in un club dove esiste una vera cultura del lavoro, è più facile impostare nuove idee – ha spiegato Juric –. Io ho ereditato una base fortissima e ora stiamo cercando di aggiungere qualcosa, come la costruzione da dietro e una maggiore fluidità offensiva. Mi dispiace solo per qualche punto perso per strada, come oggi o contro il Pisa: avremmo meritato di più».

LOOKMAN E L’ATTACCO – Sul tema offensivo, il tecnico resta ottimista: «A volte si dimentica quanto conti la qualità dei singoli. Se Lookman ritroverà la brillantezza e Scamacca tornerà disponibile, con i cambi giusti potremo diventare una squadra ancora più completa. Abbiamo giocatori bravi, serve solo pazienza».

L’Atalanta di Juric non ha vinto, ma ha lanciato un messaggio chiaro: identità, spirito e gioco stanno crescendo di pari passo. La sosta arriva nel momento giusto per ricaricare energie e recuperare pezzi preziosi. La sensazione, netta, è che questa Dea non sia ancora al massimo del suo potenziale — e che il meglio debba ancora venire.

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Sezione: Primo Piano / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 23:20
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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