Mateo Retegui fa le valigie e si prepara a lasciare l’Atalanta per l’Al-Qadsiah, in Arabia Saudita. Una cessione da 68 milioni di euro che consacra ancora una volta la società di Percassi come vera maestra nella gestione delle plusvalenze di mercato. Il bomber italo-argentino è l’ultimo di una serie impressionante di giocatori valorizzati a Zingonia e venduti a cifre monstre: un modello che da anni alimenta le ambizioni europee della Dea.

DA BERGAMO ALLA PREMIER, RECORD HØJLUND – In vetta alla speciale classifica delle operazioni più onerose nella storia nerazzurra resta saldamente il nome di Rasmus Højlund: il talento danese è passato al Manchester United per una cifra record di 77,8 milioni di euro. Prima di lui, Cristian Romero aveva salutato Bergamo destinazione Tottenham per ben 52 milioni di euro, confermando il feeling speciale dell’Atalanta con il mercato inglese.

AFFARI ALL’ITALIANA: KULUSEVSKI E KOOPMEINERS – Non solo Premier: anche in Italia l’Atalanta ha saputo fare affari straordinari. L’olandese Teun Koopmeiners è stato ceduto alla Juventus per 58,4 milioni, mentre Dejan Kulusevski era approdato sempre in bianconero dopo un’esplosiva stagione in prestito al Parma, fruttando ben 39 milioni alle casse bergamasche.

DAL MILAN AI SAUDITI, IL METODO PERCASSI – Franck Kessié, oggi protagonista in Arabia, fu una delle prime cessioni di grande rilievo della gestione Gasperini: l’ivoriano passò al Milan per 32 milioni, dando inizio a un ciclo virtuoso che oggi prosegue con Retegui. Acquistato dal Genoa per 24 milioni complessivi, l’italo-argentino sarà ceduto all’Al-Qadsiah a 68 milioni, garantendo un’altra plusvalenza sensazionale.

Una strategia vincente, quella della Dea, che continua a finanziare ambizioni e progetti, dimostrando ancora una volta come l’Atalanta sia un esempio in Italia e in Europa per il mercato intelligente e redditizio.

Sezione: I numeri / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 08:30
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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