Alessandro Del Piero, eterno numero 10 della Juventus, si è presentato a New York per l’evento Adidas di lancio del pallone ufficiale dei Mondiali 2026. Accanto a lui leggende come Zidane, Xavi, Cafu e Klinsmann. Un’occasione per parlare di passato, presente e futuro, con lo sguardo già rivolto al big match di domenica sera tra Juventus e Milan.

SUL MATCH DI TORINO – «Sarà un bel test per entrambe» spiega a La Gazzetta dello Sport Del Piero. «È ancora presto per dare giudizi definitivi, ma sfide come queste aiutano a capire lo stato di maturazione delle squadre. La Juve ha un calendario più fitto per via della Champions, ma quando giochi una volta a settimana, come il Milan, la pressione è altissima. Sono due squadre attrezzate per fare qualsiasi cosa».

L’ATTACCO BIANCONERO – Sulla rotazione continua tra Vlahovic, David e Openda, Del Piero è chiaro: «Oggi i cambi sono fondamentali. Certo, la continuità aiuta un attaccante a entrare nei meccanismi, ma l’importante è che chi resta fuori riesca a mantenere alta la concentrazione. Sempre più spesso sono i subentrati a decidere le partite».

IL MILAN E LO SCUDETTO – Del Piero non ha dubbi: «Il Milan può puntare al titolo. Giocare solo il campionato consente di prepararsi con cura, senza viaggi o intoppi. La qualità non manca: da Rabiot a Modric, passando per Leao e Saelemaekers. È una squadra ben strutturata e con i giusti equilibri».

IL LEGAME CON YILDIZ – Del Piero, idolo dichiarato di Kenan Yildiz, è rimasto colpito dalla maturità del talento turco-tedesco: «È un ragazzo serio, che ama lavorare e vuole diventare un simbolo della Juve. Non credo abbia bisogno di consigli, se non quello di circondarsi sempre delle persone giuste nei momenti difficili».

L’ITALIA DI GATTUSO – Inevitabile uno sguardo alla Nazionale: «Rino ha una passione sfrenata, esperienza e conoscenza. Ha il mio tifo, da amico ed ex compagno. Spero possa trasmettere ai ragazzi la sua energia e portarci al Mondiale, perché ognuno dovrà fare la propria parte».

Tra Juventus, Milan e l’Italia, Del Piero si conferma voce autorevole e simbolo del calcio italiano nel mondo. Da New York a Torino, il suo sguardo resta quello del campione: lucido, appassionato e sempre legato al futuro del pallone azzurro e bianconero.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 09:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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