La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, a dieci anni dal triplete, intervista José Mourinho e titola: "Inter aMoure special". Il tecnico portoghese parla a ruota libera dell'anno del triplete: "Decisi l'addio dopo il Camp Nou: sapevo già che avremmo vinto la Champions". "Dieci anni dopo siamo ancora tutti insieme nella chat whatsapp: questa è l'Inter per me, questa è la mia gente".

Cairo in campo: "Ho dubbi sulla ripartenza" - Torna a parlare il presidente del Torino Urbano Cairo, che dichiara: "Ho dubbi sulla ripartenza, non si può finire il 20 agosto". "La ripartenza è una cosa abbastanza complicata, anche perché il calcio è uno sport di contatto. Pensiamo solo a cosa succede in area di rigore prima di un calcio d'angolo... E poi come si fa a chiudere un campionato il 20 agosto? Ai giocatori vuoi dare due/tre settimane di vacanze? E poi serve un mese di preparazione, che vorrebbe dire iniziare a metà ottobre", il pensiero del numero uno granata.

Come un Mondiale: si giocherà ogni tre giorni - Si riparte, questa la direzione intrapresa dalla Serie A, ma per concludere campionati e coppe servirà uno sforzo importante e partite ogni tre giorni. Dovranno essere pronte sia la testa che i muscoli dei giocatori, dopo due mesi di stop forzato. Serviranno rose larghe e tante rotazioni, proprio come in un Mondiale, dove però al massimo in un mese vengono giocate 7 partite: la Serie A ne deve disputare 12, ed in alcuni casi 13.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 22 maggio 2020 alle 08:12
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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