L’eco della tragedia che sabato notte ha sconvolto Bergamo risuona ancora forte tra le mura del Gewiss Stadium, dove Riccardo Claris era una presenza abituale e amata, tanto che i tifosi della Curva Nord lo hanno ricordato a Monza con un commovente striscione («Claris ovunque con noi») e un coro a lui dedicato dopo il fischio finale della partita: «Questa vittoria è per te, Claris». Un ultimo abbraccio ideale per un giovane che tutti descrivono come appassionato, ma lontano dagli estremismi ultrà.

UNA PROMETTENTE CARRIERA NELLA FINANZA – La scomparsa del 26enne interrompe bruscamente un percorso personale e professionale che prometteva grandi soddisfazioni. Soltanto pochi mesi fa, nel gennaio scorso, Claris aveva iniziato una nuova esperienza lavorativa, annunciata con entusiasmo sui Social: «Sono felice di annunciare l’inizio del mio nuovo lavoro di consulente da Be - Shaping the future!», società milanese attiva nelle consulenze finanziarie, per la quale seguiva progetti legati a Unicredit. Un incarico prestigioso, ottenuto dopo una serie di esperienze formative di grande valore all'estero.

FORMAZIONE INTERNAZIONALE DI ALTO LIVELLO – Dopo aver completato brillantemente gli studi universitari triennali a Bergamo - descrive Riccardo L'Eco di Bergamo - , tra il 2019 e il 2022, Riccardo aveva proseguito il suo percorso in Lussemburgo, dove aveva conseguito un master con lode in Scienza delle finanze e dell’economia presso l’Università locale. Proprio nel Granducato, parallelamente agli studi, aveva iniziato il suo percorso professionale: prima uno stage semestrale presso Avega, società specializzata in servizi alle imprese, poi un'esperienza di sette mesi nel prestigioso istituto Credit Suisse. Esperienze che lo avevano preparato al meglio per la sua carriera nel mondo della finanza, poi approdata a Milano.

IL QUARTIERE, LA CASA E GLI AFFETTI – Riccardo viveva con la madre Alessandra Feroldi in via Borgo Santa Caterina, a poca distanza da quel «Reef Café» dove sabato notte sono nate le tensioni che hanno portato alla sua morte. Nelle ultime ore la casa di famiglia è diventata meta di un flusso continuo di amici e parenti, tutti increduli e addolorati per una perdita tanto improvvisa quanto ingiusta.

UN RAGAZZO LONTANO DAGLI ESTREMISMI – Nonostante fosse noto tra i tifosi atalantini, Riccardo era molto distante dagli ambienti estremisti del tifo organizzato. «Non era assolutamente un ultrà», hanno ripetuto con insistenza gli amici e i conoscenti convocati dai carabinieri per testimoniare. La sua presenza nella Curva Nord era frutto esclusivamente di una passione autentica e vissuta serenamente, senza derive violente.

VERSO L'ULTIMO SALUTO – Oggi, con ogni probabilità, la famiglia definirà i dettagli per i funerali, momento in cui Bergamo potrà stringersi definitivamente intorno alla memoria di un giovane che aveva ancora molto da offrire alla vita, tra finanza, sogni europei e la sua amata Atalanta.

Riccardo Claris lascia un vuoto enorme in chi l’ha conosciuto e in tutta una comunità che ora chiede giustizia, ma che soprattutto vuole ricordarlo per ciò che è stato: un ragazzo brillante e appassionato, strappato troppo presto a un futuro pieno di promesse.

© foto di TuttoAtalanta.com
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Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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