Non eravamo abituati. In nome di un Mondiale che non giocheremo, è trascorso Ferragosto e s'è chiusa anche la prima giornata di Serie A. E' scivolata via in sei slot orari diversi, ma solo perché di questi tempi giocare prima delle 18.30 è impossibile. In futuro sarà anche peggio. E' la prima di quattro giornate che si giocheranno in questo mese perché - tanto per non farci mancare nulla - ci sarà anche un turno infrasettimanale proprio nelle ore in cui si sta chiudendo il calciomercato. Chapeau. 

Torniamo alla prima giornata, che per la verità è scivolata via senza grosse sorprese. Anzi, senza alcuna sorpresa. C'è chi come Inter o Fiorentina ha vinto solo nei secondi finali. Chi in rimonta, come il Milan, la Lazio o il Napoli. Chi gestendo, come la Juventus, la Roma o l'Atalanta. Però la prima impressione è quella di big che al cospetto dell'inizio di stagione non si sono fatte trovare impreparate. Anzi. Hanno tutte iniziato la Serie A col piede giusto, andando contro le premesse di un calcio d'agosto capace di regalare storie divertenti e flop sorprendenti quando i primi vagiti del campionato si concretizzano in stadi assolati.

La prima giornata, però, è scivolata via soprattutto tra le polemiche di chi, abbonato a DAZN, non è riuscito a vedere la partita. Non è una novità, non è il primo anno. Ma questa volta il disservizio ha fatto ancora più rumore anche perché cavalcato da politici in piena campagna elettorale. Dopo i problemi di trasmissione del week-end, la Lega Serie A ha paventato azioni legali. DAZN s'è scusato, ha spiegato che il disservizio è stato frutto delle troppe procedure di autenticazione in contemporanea e ha assicurato indennizzi. Può capitare, chi non opera non sbaglia, ma il problema è che non si tratta del primo anno e non si tratta delle prime scuse: DAZN è in Italia dal 2018 e dal 2021 trasmette la Serie A in esclusiva. E non è trascorsa stagione senza proteste, lamentele, indennizzi e via discorrendo...
Quindi, dopo un primo triennio in cui i problemi non erano mancati anche e soprattutto perché siamo un paese tecnologicamente arretrato, nel 2021 i presidenti di Serie A hanno pensato bene di vendere il prodotto in esclusiva a DAZN per racimolare qualche milione di euro in più. Senza pensare al contesto, a connessioni internet che non sono presenti in tutte le case e che, dove ci sono, spesso non sono in grado di supportare uno streaming. Senza, evidentemente, particolari garanzie sulla trasmissione visto che i problemi si ripetono e poi ripetono ancora. E senza, soprattutto, tener conto del fatto che l'obiettivo principale di chi di lavoro fa il presidente di Serie A dovrebbe essere quello di alimentare la fiamma dell'interesse verso un prodotto che nella scorsa stagione ha perso il 30% di spettatori.

Sezione: Serie A / Data: Mar 16 agosto 2022 alle 00:19 / Fonte: Tmw
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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