Mai era successo prima, e a scrivere una delle pagine più nere del calcio giovanile italiano è stato proprio il Milan Futuro. Dopo aver vinto l’andata dei playout, la squadra guidata da Massimo Oddo è crollata contro la SPAL, diventando la prima formazione Under 23 della storia a retrocedere in Serie D. Un epilogo disastroso che apre riflessioni profonde sulla gestione delle seconde squadre.

GESTIONE CAOTICA - La retrocessione non è altro che il risultato finale di una stagione condotta in modo caotico dal club rossonero. Ben due tecnici si sono alternati sulla panchina della squadra lombarda: inizialmente Daniele Bonera, poi lo stesso Oddo, con in mezzo un "interregno" confuso che aveva visto anche l’arrivo temporaneo di Mauro Tassotti. Il caos tecnico è stato solo uno dei tanti problemi gestionali.

INSTABILITÀ CONTINUA - Durante la stagione, la rosa rossonera ha sfiorato la cifra record di 40 giocatori utilizzati, con un continuo turnover tra prima squadra, Primavera e U23. Una situazione insostenibile, come dimostra l’emblematico caso di Francesco Camarda: escluso dai playout non per scelta tecnica, ma per mancato raggiungimento delle 25 presenze regolamentari. Una gestione che ha creato più confusione che opportunità di crescita.

ATTACCO SPENTO E DISCIPLINA PRECARIA - Numeri impietosi anche in campo: uno dei peggiori attacchi della Serie C, una difesa fragile e numerosi cartellini rossi rimediati hanno reso ancor più difficile il percorso stagionale. Errori tecnici e disciplinari che hanno minato ulteriormente le possibilità di salvezza.

IBRAHIMOVIC, PROFEZIA NEGATIVA - A inizio stagione, avevano fatto discutere le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, che descrisse il Milan Futuro come una sorta di "esilio" per chi non era pronto per la prima squadra. Parole che oggi suonano quasi profetiche e che sottolineano l'ambiguità di questo esperimento fallito.

CAOS NORMATIVO - La retrocessione porterà ora inevitabili problemi anche sul fronte normativo: mai una squadra Under 23 era finita in Serie D, e le regole per gestire una simile situazione dovranno essere create da zero. Un ulteriore fattore di complicazione per un progetto già al collasso.

Il Milan Futuro precipita così nei dilettanti, simbolo di un esperimento gestito male e concluso peggio. Adesso, per il club rossonero e per l'intero movimento calcistico italiano, è il momento di riflettere seriamente su cosa non abbia funzionato e su come evitare che simili disastri possano ripetersi in futuro.

Sezione: Serie C / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 00:20
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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