Chi tra i 20 allenatori di Serie A resterà al suo posto anche il prossimo anno? Tra oscillazioni che possono variare a seconda di come finirà la stagione e un campionato che ancora deve emettere tutti i suoi verdetti, queste le percentuali a dieci giornate dalla fine.
Gian Piero Gasperini (Atalanta) - "Non ci saranno altri rinnovi". Così lo scorso 22 febbraio il tecnico di Grugliasco annunciò che non avrebbe firmato altri contratti con l'Atalanta, che quello in essere scadenza giugno 2026 sarà l'ultimo sottoscritto nel corso della sua lunghissima permanenza bergamasca. Resta la possibilità che resti a scadenza, ma è oggi una ipotesi molto flebile. La Roma ha già ufficialmente avviato i contatti per portarlo nella Capitale, potrebbe pensarci anche la Juventus non dovesse chiudere la stagione tra le prime quattro. Percentuale di permanenza: 20%.
Vincenzo Italiano (Bologna) - Sta confermando il Bologna ai vertici del calcio italiano nonostante una stagione senza Zirkzee e Calafiori e un'annata caratterizzata nella prima parte dall'impegno Champions. Il lavoro è eccellente, da giocarsi oltre al quarto posto ci sono due abbordabili semifinali di Coppa Italia contro l'Empoli. La società non ha alcun dubbio: conferma al 100%. Ma Italiano piace e non poco a Giorgio Furlani: dovesse essere lui a scegliere il nuovo allenatore del Milan... Percentuale di permanenza: 70%.
Davide Nicola (Cagliari) - Tommaso Giulini e tutto l'ambiente sardo sono soddisfatti del suo lavoro e tutti oggi sono concentrati sulla salvezza. La zona retrocessione a dieci turni dalla fine dista quattro punti. Un buon margine: se il Cagliari resta in Serie A Nicola non si muove dal suo posto. Percentuale di permanenza: 55%.
Cesc Fabregas (Como) - La scorsa settimana il direttore sportivo Carlalberto Ludi di lui ha detto: "Pensare Fabregas fuori dal Como già nel prossimo periodo è abbastanza inverosimile". Tutto vero, ma la realtà che Fabregas è tecnico ambizioso e già diverse società importanti hanno preso nota. A Como ha l'ultima parola su tutto, dal campo al calciomercato: solo una grande offerta può portarlo altrove. Percentuale di permanenza: 70%.
Roberto D'Aversa (Empoli) - Il presidente Corsi e il direttore Gemmi quest'anno l'hanno difeso sempre, anche nei momenti più complicati. Ma la conferma di D'Aversa passa dalla salvezza e in questo momento l'Empoli è in piena zona retrocessione. Percentuale di permanenza: 40%.
Raffaele Palladino (Fiorentina) - E' una delle percentuali che può subire più oscillazioni nei prossimi tre mesi, dipenderà dal cammino in Serie A ma anche da quello in Conference League. Oggi però della Fiorentina che entusiasmava in autunno si intravede ben poco e questa squadra che è probabilmente la più forte della gestione Commisso ha potenzialità per fare molto di più: il benservito è dietro l'angolo senza un finale di stagione diverso da queste prime settimane del 2025. Percentuale di permanenza: 40%.
Patrick Vieira (Genoa) - Chiamato a stagione in corso tra l'incredulità generale, anche contro l'iniziale parere dello spogliatoio, il manager francese è una delle più belle sorprese di questa stagione. Resta. A meno che Gasperini in mancanza di altre offerte... Percentuale di permanenza: 90%.
Paolo Zanetti (Hellas Verona) - La salvezza è condizione necessaria per andare avanti. Non è detto però che sia sufficiente: l'Hellas nel corso di questa stagione ha cambiato proprietà. Percentuale di permanenza: 40%.
Simone Inzaghi (Inter) - All'Inter sta svolgendo un lavoro clamoroso, l'Inter è l'unica squadra italiana ancora in lotta su tutti i fronti. Simone Inzaghi è oggi uno dei manager più sulla cresta dell'onda a livello europeo e non a caso in autunno, quando lo United esonerò ten Hag, una chiamata arrivò anche da Manchester. "No, grazie", fu la risposta di Inzaghi che a fine stagione riceverà senza alcun dubbio nuove proposte: come reagirà? Percentuale di permanenza: 70%.
Thiago Motta (Juventus) - Il suo arrivo la scorsa estate doveva rappresentare l'inizio di una nuova era e invece 7-8 mesi dopo mostra già le prime crepe. Motta deve crescere in fretta se vuole mantenere il posto, soprattutto conquistare il quarto posto. Il pass per la qualificazione alla prossima Champions League dovrebbe essere sufficiente per avere un'altra possibilità. Dovrebbe bastare quest'anno, sicuramente non basterà dal prossimo. Percentuale di permanenza: 50%.
Marco Baroni (Lazio) - Dopo l'estate dei grandi addii ha preso le redini di una Lazio nuova, molto più giovane. E ha ridato una prospettiva nobile e credibile a una squadra che nell'ultimo periodo si era un po' smarrita. Lavoro eccezionale, Claudio Lotito sicuramente non se lo lascerà scappare. Percentuale di permanenza: 100%.
Marco Giampaolo (Lecce) - Il suo gioco convince, i suoi metodi pure. L'unica incognita è legata alla salvezza, il terz'ultimo posto oggi dista tre punti: certa la sua conferma se il Lecce resta in Serie A. Percentuale di permanenza: 51%.
Sergio Conceicao (Milan) - Il casting per il nuovo allenatore non è ancora partito solo perché ora c'è in corso quello per il nuovo direttore sportivo. Ma l'addio di Conceicao a fine stagione è certo: la conferma era legata a un buon cammino in Champions e al raggiungimento del quarto posto, obiettivi bucati con larghissimo anticipo. E dire che all'inizio... Percentuale di permanenza: 0%
Alessandro Nesta (Monza) - Per la retrocessione manca solo la matematica, per il suo addio dieci partite. Poi per il Monza si aprirà un nuovo capitolo della sua storia: meno esaltante, probabilmente con un'altra proprietà. Percentuale di permanenza: 0%.
Antonio Conte (Napoli) - A Napoli sta dimostrando di non aver perso lo smalto dei giorni migliori. Anzi, di esser maturato e non poco anche nella comunicazione. In pochi mesi ha portato dalla sua parte tutto il popolo napoletano, gli ha consegnato un nuovo sogno Scudetto. Nessun dubbio da parte della società: è lui l'allenatore giusto per aprire un ciclo. Ma Conte è anche tecnico ambizioso e molto (molto, molto...) appetito sul mercato. Percentuale di permanenza: 70%.
Cristian Chivu (Parma) - Arrivato in corso d'opera al posto di Fabio Pecchia, ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026 ma il suo destino è inevitabilmente legato alla salvezza: in questo momento il Parma è quart'ultimo, a +2 sull'Empoli. Percentuale di permanenza: 50%.
Claudio Ranieri (Roma) - Solo una sommossa popolare potrebbe cambiare una situazione chiara con tanto di comunicati fin dal suo insediamento: Ranieri è tornato alla Roma per traghettarla in questa stagione difficile e poi vestire i panni del Direttore Tecnico a partire dalla prossima estate. E' lui in prima persona che ha già avviato i contatti coi suoi possibili eredi: certo è che trovare un allenatore capace di conquistare risultati migliori di quelli che Ranieri sta ottenendo in questo 2025 non è semplice... Percentuale di permanenza: 1%.
Paolo Vanoli (Torino) - La sua prima stagione alla guida del Torino è in linea con le aspettative, il calciomercato di gennaio ha ridato ai granata nuova linfa e risorse. Se Cairo non sedurrà un top allenatore il Toro andrà avanti con lui. Percentuale di permanenza: 70%.
Kosta Runjaic (Udinese) - In pochi mesi ha riportato l'Udinese ai fasti di un tempo. Sconosciuto ai più la scorsa estate, è oggi una delle più belle sorprese della Serie A. Attorno alla sua figura la famiglia Pozzo vuole costruire un progetto ambizioso e remunerativo. Percentuale di permanenza: 100%.
Eusebio Di Francesco (Venezia) - La sua squadra non molla, non si arrende. Però la salvezza a dieci giornate dalla fine resta obiettivo assai complicato. E senza quella, difficilmente il tecnico pescarese resterà al suo posto. Percentuale di permanenza: 20%.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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