Sono iniziate le grandi manovre per la prossima stagione. E visto che di cambiamenti ce ne saranno molti, almeno sulla carta, c’è chi cerca di anticipare le mosse e di cogliere le opportunità.
Il Napoli ha deciso su chi puntare per la prossima stagione per cercare di far ripartire la macchina che sembra inceppata. E De Laurentiis ha voluto puntare nuovamente su un emergente. Nuovamente sì perché le scelte precedenti a Manna, quelle che hanno portato a un’apertura di cicli vincenti e virtuosi, erano stati affidati a giovani direttori sportivi. Prima Bigon, che arrivava dall’esperienza con la Reggina, poi Giuntoli, appena arrivato in Serie A con il Carpi. Ora tocca a Manna che - ironia della sorte - proprio con la Juventus e con Giuntoli ha lavorato (anzi sta lavorando) e con cui naturalmente ha un contratto. Le qualità di Manna lo hanno portato fino alla prima squadra della Juve, dopo essere passato per la Next Gen e per esperienze all’estero dove ha avuto modo di cimentarsi in prima persona con la gestione di una società. Ora un grande impegno e tanto entusiasmo. Con la consapevolezza di lavorare con Micheli (che rimarrà in società sempre alla ricerca di talenti con cui continuare ad impreziosire il Napoli) e con De Laurentiis con il quale andranno condivise scelte e strategie. A cominciare dall’allenatore. L’obiettivo più semplice è quello che è sempre stato sulla bocca di tutti: Vincenzo Italiano. Cercato a più riprese da De Laurentiis, gioca 433, dà una grande impronta e identità alle sue squadre e si è già confrontato con piazze ambiziose come quella di Firenze. Napoli rappresenta quello step in più per continuare nella crescita. Chiaramente non è l’unico perché non si può avere soltanto una strada da percorrere. La suggestione di Conte non va abbandonata del tutto: intanto per l’imprevedibilità del presidente e poi perché già in passato era stato cercato. Ha sempre giudicato la rosa di primo livello… poi ci sono i però… l’ingaggio elevato, la stessa rosa da rimodellare (non fosse altro che per la partenza e quindi la sostituzione di Osimhen) la voglia di competere per le competizioni europee. E’ evidente che Conte rappresenti l’allenatore che tutti vorrebbero sulla propria panchina. E sarà interessante capire anche chi si iscrive realmente alla corsa e chi poi la spunterà.
Si è parlato tanto di Milan per esempio. Ora però le quotazioni di Pioli sembrano in rialzo e il finale di campionato in crescendo, la possiblità di poter andare ad alzare un trofeo internazionale e il saper essere usciti dal momento buio del campionato hanno fatto tornare il sereno.
Qui tutto sta nella convinzione (o meno) della dirigenza rossonera (Ibra compreso) sulla bontà del ciclo di Pioli: se lo si considera esaurito è giusto cambiare. Altrimenti ha ampiamente dimostrato il suo valore e il suo livello. Tanto da essere - eventualmente - uno dei nomi che sono circolati in area Napoli.
L’altro nome, dopo Conte, che suscita maggior entusiasmo, per il grande lavoro svolto soprattutto in questa stagione, è ovviamente Tiago Motta. Ha il contratto in scadenza, quindi è libero di accordarsi con chi vuole. Tutti gli stanno facendo la corte, anche solo per capire quali sono le sue intenzioni. Ognuno gioca anche a nascondersi, per cercare di non far capire le mosse agli avversari e anche a chi è ancora in panchina. Perché poi non tutti decideranno di cambiare. Molto dipenderà dai risultati anche di questo finale di campionato. Abbiamo parlato di Pioli, a maggior ragione Allegri. Sempre al centro della critica, soprattutto in questo ultimo periodo di flessione, è inevitabile che si leghi il suo futuro agli obiettivi stagionali. Senza dimenticare che c’è un tema economico di non poco conto. La domanda alla Juve potrebbe essere semplicissima: vale la pena cambiare (chiaramente aggiungendo una spesa) quando sai che Allegri l’obiettivo lo raggiunge? E’ la risposta a non essere semplice, per mille motivi, non certo e non solo per la questione ambientale.
Nel frattempo alla Juventus sono iniziate le grandi manovre per la nuova squadra dirigenziale. Come abbiamo detto Manna andrà a fare il direttore sportivo a Napoli. Lascerà dopo tantissimo tempo anche Federico Cherubini, in scadenza contratto, corteggiatissimo (da anni) dal Parma, con il quale si potrebbe raggiungere un accordo anche in tempi brevi, trovando anche il ruolo giusto all’interno della società, aspettando ovviament anche la promozione in A. Al loro posto (sebbene con ruoli diversi) approderanno alla Juve Stefanelli (alla Next Gen) e Pompilio (da sempre braccio destro di Giuntoli).
Insomma come previsto i cambiamenti ci saranno e chiaramente porteranno delle nuove spinte, delle nuove idee e dei nuovi equilibri. Non saranno le uniche: siamo all’inizio. Aspettando le decisioni definitive della Juventus e del Milan sull’allenatore, della Roma, a cascata quelle della Fiorentina e del Bologna e poi ancora con lo sguardo all’estero al Bayern, al Barcellona e al Liverpool tanto per dirne tre.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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