Il mercato di gennaio, come sempre, sarà veloce e difficile. Perché i grandi giocatori difficilmente si spostano, a meno che non abbiano clausole di risoluzione, come Guirassy, oppure non stanno giocando, come Kalvin Phillips. Il primo è l'obiettivo del Milan per l'attacco, visto che Moncada è stato più volte a Stoccarda per visionarlo, traendone ottimi report. È chiaro che molto dipenderà dalla volontà del giocatore, perché il suo club può fare poco: se i rossoneri offrono 20 milioni, allora Guirassy è libero di trattare con loro. C'è una discreta concorrenza - anche il Newcastle nelle ultime settimane - ma il Milan è un club che esercita un certo fascino, ancora oggi. Che manchi un vice Giroud è palese, che la pezza Jovic possa essere utile ma solo a piccole dosi altrettanto. Il problema è che il Milan deve probabilmente prendere almeno un terzino sinistro - Miranda ha già trovato tutti gli accordi, se non sarà a gennaio arriverà a giugno, dipende dal Betis - mentre Tiago Djalò per un periodo è entrato nel mirino.
Difficile invece arrivare a Kiwior, perché l'Arsenal ha quattro difensori centrali (oltre a lui Magalhaes, Timber e Saliba) e sta cercando di rimanere primo in classifica in Premier. Spostare situazioni ed equilibri, a gennaio, non sarù facile. Poi se dovesse arrivare una proposta di altissimo livello qualcuno ci potrebbe anche pensare: non un prestito, insomma, servirebbe qualcosa di più succoso. Così per il difensore è casting, molto dipenderà anche dal possibile addio di Krunic già a gennaio. Insomma, come spesso accade si va di domino e tesoretti. Certo, non arrivare agli ottavi di finale di Champions sarà una botta particolarmente brutta, visto che sarebbe intorno ai 17-18 milioni. Non è ancora detta l'ultima parola, tocca vincere con il Newcastle e sperare nel Borussia Dortmund. Non sarà facile.
Ci sono poi due giocatori che vorrebbero (tanto) rientrare in Italia. Cioè Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi. Il primo guadagna tanto, tantissimo, è difficile anche pensare che possa andare via perché arriva intorno ai 7 da Toronto, più altri 7 per gli introiti commerciali che vengono garantiti dalla Major League Soccer. Può tornare fiscalmente, ma chi sarebbe disponibile a dargli più di 3 milioni in questo momento, dopo un anno di Canada? Difficile capirlo. A lui andrebbe bene anche l'Arabia, per un torneo con più luce rispetto a quello americano, ma in ogni caso è un'operazione molto onerosa. L'ennesimo cambio di agente è da vedersi in questa luce. Bernardeschi invece sarebbe disponibile in prestito per sei mesi - un po' come aveva fatto Beckham ai tempi - visto che non ha il domicilio fiscale da due anni in USA. La Juventus lo monitora ma è più una possibile toppa che non la prima scelta. Ad Allegri comunque non dispiace e ha chiaramente chiesto un trequartista: Sudakov è il primo nome, anche se costa. Dipenderà dall'eventuale cessione di Iling Jr che non sta trovando grande spazio.
Altri movimenti: la Fiorentina cerca un esterno, ma qualcuno dovrà fargli spazio considerato che sono pieni. L'Atalanta punta un difensore centrale - vista l'emergenza continua di questi mesi - ma non farà un nuovo tentativo per Buongiorno, forse per Hien. Il Torino cerca un centravanti per poi cedere Pellegri, che piace al Genoa. La Lazio ha bisogno di un esterno (chi ha detto Insigne?) visto lo stand-by del rinnovo di Zaccagni e il mancato accordo con Felipe Anderson. Il Bologna vuole Pavlidis dell'AZ ed è pronto a sacrificare van Hoojdoonk. L'Inter dipende dalle cessioni, in particolare Sanchez e Arnautovic, potrebbe fare un tentativo per Taremi. La Roma non farà grandi cose, anche se un difensore in prestito lo vorrebbe visti i chiari di luna di Smalling. Sì, sarà un mercato forse lento, ma qualche botto sarebbe lecito aspettarselo.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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