Dopo aver analizzato le prospettive scudetto dell'Atalanta, Massimo Marianella affronta a L'Eco di Bergamo, in una lunga intervista, un tema forse ancora più delicato per il futuro nerazzurro: il destino di Gian Piero Gasperini. Dalle ipotesi di separazione ai possibili scenari futuri, Marianella spiega perché la scelta di cambiare guida tecnica sarebbe rischiosa e come la società potrebbe reagire a un eventuale addio. Un'analisi che parte da lontano e mette al centro l’identità stessa del progetto bergamasco.
E Gasperini? Molti parlano di addio a fine stagione. Lei ci crede davvero?
«Faccio fatica a crederci, sinceramente. Capisco che ogni tanto ci sia il desiderio di nuove sfide, ma credo sarebbe un peccato enorme per entrambi. Gasperini ha costruito qualcosa di unico e non credo abbia ancora esaurito il suo lavoro a Bergamo. Certamente sostituirlo non sarebbe semplice, perché perdere un leader così carismatico e determinante non è una cosa da poco».
Cosa potrebbe accadere all'Atalanta se Gasperini decidesse davvero di andarsene?
«Dipende molto da che tipo di allenatore deciderà di scegliere la società. Continuare nel solco di Gasperini sarebbe una scelta naturale ma non semplice, mentre optare per un cambio netto rappresenterebbe un rischio. Però, conoscendo l’Atalanta e la capacità di trovare sempre nuove risorse, non dubito che troverebbe comunque una soluzione adeguata, anche se sarà difficile replicare la grandezza del lavoro fatto da Gasperini».
Sarebbe possibile, secondo lei, un finale alla Leicester per l’Atalanta?
«Non penso, e sinceramente sarebbe ingiusto il paragone. Il Leicester è stato un miracolo isolato, un’impresa bellissima ma effimera. L'Atalanta è un modello diverso, ormai una potenza calcistica consolidata e stabile, non una meteora. Certamente entrambe hanno avuto grandi allenatori, ma il progetto bergamasco è molto più solido e destinato a durare nel tempo».
Quindi pensa che questo possa davvero essere l'anno giusto per lo scudetto dell'Atalanta?
«Mai come quest'anno esistono condizioni reali perché una grande sorpresa possa accadere. La Dea è stata bravissima a rimanere sempre agganciata al vertice, nonostante l'Inter e il Napoli abbiano una rosa sulla carta superiore. È proprio questa capacità di restare in corsa a nove giornate dalla fine che mi fa dire che sì, potrebbe essere davvero l'anno giusto».
Chiudiamo con Lookman: potrebbe essere l'ennesimo grande colpo di mercato in uscita?
«Probabilmente sì, e questo dimostra ancora una volta quanto Gasperini sia fondamentale nel valorizzare certi giocatori. Lookman aveva qualità anche prima, ma solo a Bergamo ha trovato continuità e rendimento da top player. Sono curioso di vedere a quanto riuscirà a venderlo l’Atalanta e se, una volta partito, sarà capace di mantenere lo stesso livello lontano dal contesto in cui è esploso».
Per la squadra bergamasca sarebbe davvero un peccato mollare proprio adesso, così come sarebbe un errore lasciare andare Gasperini, vero artefice di questo sogno divenuto realtà. Le prossime settimane saranno decisive, tra campo e futuro: la Dea e il suo popolo hanno tutte le carte per vivere fino in fondo questo grande sogno.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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