Rasmus Hojlund ha colpito tutti con due caratteristiche. La cattiveria agonistica, mostrata già dai primi palloni giocati in maglia nerazzurra, e lo spirito d'adattamento: due peculiarità condensate in un mancino esplosivo ed esaltate dalla rapidità d'esecuzione. Il danese classe 2003 si inserito subito nel credo gasperiniano, il 3-4-3 ha esaltato ancor di più le qualità di un giocatore che pare già un predestinato: Hojlund non ha avuto nessuna paura nel confrontarsi coi difensore esperti e i gol messi a referto soltanto a gennaio (3 in 5 partite giocate) confermano le sensazioni percepite sin dall'esordio a Monza.

Talento e sfrontatezza, un brano di Rasmus Hojlund

I dati però non ricalcano appieno il talento espresso nell'ultimo periodo. Ciò che si vede in campo è tutta un'altra musica: Hojlund segna e fa segnare, si muove tra le linee e fa reparto da solo, tra spallate e strappi. Quel che sorprende è la velocità con cui si butta nello spazio al momento del contropiede, la foga con cui chiama il passaggio: difficilmente si decentra, da qualsiasi posizione la bussola punta sempre verso la porta.

È pur vero che l'ex Sturm Graz deve ancora completare il rodaggio - qualche tocco raffinato di troppo non fa impazzire il Gasp -, ma la crescita ottenuta si è percepita gara dopo gara, a partire dalla trasferta di La Spezia. Hojlund ha avuto il merito di caricarsi la squadra sulle spalle nel momento del bisogno, trascinandola fuori dalle sabbie mobili: ha dato quel colpo necessario per far sbloccare la macchina del gol. E la ripartenza è stata notevole.

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 08 febbraio 2023 alle 08:03
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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