Dea a caccia della 5a qualificazione in Champions. D'Amico: "Con la Roma difficilissima"

La vittoria contro il Monza non deve illudere, l'Atalanta vuole stringere i denti e puntare dritta alla prossima Champions League. Tutto passerà dalla sfida contro la Roma, dove i bergamaschi avranno il primo match ball: in caso di vittoria e, considerando tutte le combinazioni, la squadra di Gian Piero Gasperini potrebbe strappare il pass europeo con due giornate d'anticipo.

"La scorsa è stata una stagione meravigliosa e indimenticabile - ha dichiarato il ds Tony D'Amico durante il Gran Galà del Calcio ADICOSP -, perché culminata in un risultato tanto insperato quanto eccezionale e storico come l’Europa League. Ma anche questa stagione è di assoluto livello, e il raggiungimento della quinta qualificazione in Champions League nelle ultime sette stagioni, rappresenterebbe un altro grandissimo obiettivo, perché nel segno di una non scontata continuità. È per questo motivo, visto che il traguardo non è stato ancora raggiunto, che siamo tutti concentrati sulle ultime tre partite, a iniziare dalla prossima, difficilissima, contro una Roma in grandissima salute".

Testa dunque ai giallorossi, in una gara complicata da affrontare: servirà un cambio di passo per quanto riguarda l'andamento interno, ma soprattutto sarà necessario trovare soluzioni alternative in caso di pochi spazi. Un difetto da limare, forse l'ultimo, per arrivare al traguardo.

MIGLIOR DS DELLA PASSATA STAGIONE - Prestigioso riconoscimento per il Direttore Sportivo nerazzurro Tony D'Amico che ieri, in occasione del Gran Galà del Calcio ADICOSP (Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi), ha ricevuto dal Presidente ADICOSP Alfonso Morrone il premio "Franco Janich" come miglior Direttore Sportivo della Serie A per il 2023-24, una stagione che ha visto l'Atalanta protagonista sia in campo nazionale che internazionale, con la storica conquista dell'Europa League. Un premio che il Direttore D'Amico aveva già ricevuto quattro anni fa per la stagione 2019-2020.

Il riconoscimento, intitolato al giocatore friulano che nel corso della sua carriera ha vestito anche la maglia dell'Atalanta per tre stagioni dal 1955 al 1958 collezionando 38 presenze, è stato consegnato nel corso della cerimonia di gala tenutasi lunedì 5 maggio a Roma.