Senza Coppe l'Atalanta, pur in un momento di forma non altissimo, pure in emergenza difensiva, pure senza i gol dei centravanti, pure in un periodo in cui il gioco e l'influenza di Gian Piero Gasperini hanno forse toccato vette non eccelse, può essere la grande sorpresa della stagione. Le alte sfere del campionato non mentono: c'è anche lei adesso a giocarsi il titolo o quanto meno un posto al sole in Champions League. Tutto nonostante le cessioni e i continui ricambi di un ciclo che prosegue ma che non si ferma mai.

Il migliore - Giorgio Scalvini
Il classe 2003, centrale e mediano che schierar si voglia, è il grande simbolo della novelle vague atalantina. Giocatore dal talento sopraffino, è e sarà anche un perno del nostro pallone. A livello tecnico e tattico, un giocatore già fatto e pronto. Sembra disegnato per militare in una delle migliori d'Europa, magari con Guardiola o Nagelsmann, che ne esaltino i pregi e le qualità di polivalenza tattica con uno strapotere fisico già definito a soli diciannove anni.

La delusione - Luis Muriel
Se di giocatori sorprendenti, di conferme e di garanzie, l'Atalanta è piena, lo stesso non si può dire per le punte. Che tra infortuni, stop, problemi e scarsa vena realizzativa, sono ancora ferme al palo. Muriel ne è l'esempio migliore: mai per novanta minuti in campo, ancora fermo a zero gol segnati. Un problema se consideriamo una stagione così lunga.

Sezione: Copertina / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 15:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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