Dea Ridimensionata. Lazio più forte tecnicamente? Si, ma quanto le è stato facilitato il compito... Primo quarto d'ora concesso ai capitolini, i loro scambi veloci hanno mandato letteralmente in tilt la retroguardia bergamasca. Gasperini inavvertitamente ha sottovalutato gli avversari e in quella fase ha lasciato il centrocampo in mano agli uomini di Maurizio Sarri e senza punti di riferimento sia dietro (assenza di Immobile) che in avanti (Hojlund era da schierare), naufraga malamente. Forse ha sopravvalutato la crescita di alcuni giovani della rosa, che dimostrano di essere ancora molto lontani dagli standard della vecchia guardia e in partite del genere, similmente a quelle europee, l'approccio deve essere di ben altro tenore.

LA FORMAZIONE - Insensato il cambio di fascia tra Hateboer e Soppy, che difatti in marcatura, ha perso l'uomo sul primo gol laziale, mentre Pasalic è stato lasciato in mezzo al guado da solo, senza che potesse essere efficace sia in fase di copertura, che da equilibratore in avanti.  Oltre a ciò, il mister ha deciso di relegare in panchina giocatori come Maehle (molto positivo nell'ultimo match contro il Sassuolo), Djimsiti e soprattutto Ederson e Malinovskyi, giocatori consistenti, che in questi match devono trovare spazio nell'undici iniziale. Invece si è voluto affidare alle certezze offensive dell'ultimo periodo, l'accoppiata Muriel-Lookman, che ha miseramente toppato contro la rocciosa retroguardia laziale.

L'assenza di Immobile si è rivelata di fatto un boomerang, non permettendo di trovare contromosse efficaci all'attacco intraprendente e senza punti di riferimento dei biancocelesti. C'è un dato significativo e che fa riflettere: l'Atalanta è un anno e mezzo che non riesce a vincere una partita in casa contro una delle prime sei, dimostrazione che qualche limite ci sia. Fino ad oggi in questi match, si era sempre riusciti a trovare nella rosa, le contromosse giuste per limitare gli avversari, ma con la Lazio la storia è stata ben diversa. 

Ederson è scomparso dai radar, mentre Malinovskyi da subentrante non è minimamente incisivo. L'umore dello spogliatoio rischia di afflosciarsi proprio nel momento clou di questa prima fase di campionato, sarebbe davvero uno spreco dopo un inizio da sogno.

ZAPATA - Altro tema importante porta il nome di Duvan Zapata. Ora che il colombiano è tornato, è fondamentale che non imprigioni la squadra come nel girone di ritorno dell'anno scorso: aspettarlo dandogli minuti, rischia seriamente di far perdere certi equilibri e disinnescare la nuova batteria offensiva atalantina, mettendo a repentaglio altre risorse della rosa, come il giovanissimo ed affamato Hojlund, un vero sfregio non vederlo in campo ieri.

Muriel per la prima volta ha giocato novanta minuti in una partita incolore, questo aumenta i rimpianti per l'uscita anticipata in quel di Udine, quando il colombiano era veramente in palla al contrario di ieri. Ora con l'infortunio di De Roon (sperando sia di breve durata) sarà fondamentale trovarne il sostituto tra Ederson e Scalvini.

L'EMPOLI - Il prossimo turno ad Empoli, sarà un banco di prova molto importante, anche perché gli avversari arrivano da una batosta subita a Torino e non vorranno di certo sfigurare davanti al pubblico amico. Urge tornare a trovare immediatamente la concentrazione smarrita.

Sezione: Copertina / Data: Mer 26 ottobre 2022 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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