Sicuramente non è una questione tecnica, fra Liechtenstein e Italia. Però gli azzurri calano una manita a una squadra che, nelle ultime due gare, aveva raccolto punti con Grecia e Armenia, grazie ai gol di Salanovic. Anche stavolta l'unico a giocare in una Serie A (in Svizzera) dà più di una noia alla retroguardia avversaria, ma l'intensità messa in campo dai padroni di casa va a scemare al termine della gara, con l'Italia che dilaga.

HELGI KOLVIDSSON 6 - Il suo Liechtenstein è solitamente molto scolastico, ma bravo nel cercare di accelerare in alcune situazioni. Tanto che Salanovic ha tre-quattro occasioni per portarsi in vantaggio oppure per pareggiare dopo il vantaggio subitaneo di Bernardeschi. Nel primo tempo la sua nazionale regge il confronto, correndo su tutti i palloni. Poi, come è ovvio, subentra anche un tasso tecnico che non può essere annullato dalla volontà - molta - dei suoi calciatori. Poteva forse gestire meglio gli ultimi venti minuti, per una sconfitta più onorevole.

ROBERTO MANCINI 6 - Test poco probante, però è bravo a cambiare molti degli effetti. Lascia dentro Grifo, forse uno dei peggiori, cercando di non caricarlo troppo di responsabilità. El Shaarawy entra in due gol degli azzurri, esordisce anche Tonali oltre a Di Lorenzo. Buono l'esperimento Cristante al posto di Jorginho, da rivedere contro avversari più forti.

Sezione: Il Pagellone / Data: Mer 16 ottobre 2019 alle 00:07
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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