SIEGRIST, voto 4,5
Un pomeriggio di pura sofferenza, culminato nell'errore tecnico grossolano sul poker di Ahanor. Se sui primi gol è vittima sacrificale di una difesa colabrodo, l'ultima incertezza è la fotografia di una prestazione insicura, priva di quella leadership necessaria per guidare il reparto in una trasferta così complessa. Farfallone.

NORTON-CUFFY, voto 5
Travolto dall'onda d'urto atalantina. Sulla sua fascia l'Atalanta sfonda con irrisoria facilità e lui non trova mai le contromisure, né fisiche né tattiche. Finisce per rincorrere le ombre degli avversari senza mai riuscire a proporre nulla in fase di spinta. Sormontato.

dal 78’ VENTURINO, SV

OTOA, voto 5
La buona volontà non basta a colmare lacune evidenti in fase di impostazione e lettura. Sbaglia appoggi elementari che mettono in difficoltà i compagni e soffre terribilmente la mobilità del tridente nerazzurro. Un pesce piccolo in un mare di squali. Inadeguato.

VASQUEZ, voto 6
L'unico a meritare la sufficienza per dignità e spirito di sacrificio. Onora la fascia di capitano lottando come un leone su ogni pallone, anche sul 4-0. Cerca di tappare le falle che si aprono ovunque, ma è un generale costretto a combattere senza esercito. Indomito.

FINI, voto 4,5
L'approccio era stato promettente, con qualche spunto interessante, ma l'errore al 36' è imperdonabile. Si fa scappare Bellanova e, preso dal panico, commette il fallo da ultimo uomo che lascia i suoi in dieci per un'ora. Un'ingenuità di gioventù che costa carissima e chiude virtualmente il match. Ingenuo.

STANCIU, voto 5
Dovrebbe essere il faro di qualità, si rivela un fantasma. Mai nel vivo della manovra, si nasconde tra le linee senza mai trovare la posizione giusta per ricevere palla. Un corpo estraneo che vaga per il campo senza meta né costrutto. Evanescente.

dal 72’ CUENCA, voto 5
Entra in un contesto tattico ormai disastrato e non tocca palla. Anonimo.

FRENDRUP, voto 5
Solitamente motore inesauribile, oggi finisce stritolato dalla morsa del centrocampo atalantino. Prova a dare ordine, ma viene sistematicamente anticipato e sovrastato fisicamente. Affonda insieme a tutto il reparto mediano, incapace di fare filtro. Sbiadito.

dal 72’ ONANA, SV

MASINI, voto 5
In costante imbarazzo. Sbaglia i tempi di pressione, perde i duelli individuali e non riesce mai a leggere le linee di passaggio avversarie. Una prestazione che evidenzia tutti i suoi limiti a questi livelli. Confuso.

ELLERTSSON, voto 5
L'illusione dura dieci minuti, poi si spegne la luce. Parte con qualche accelerazione che fa ben sperare, ma alla distanza sparisce dai radar, inghiottito dalla superiorità fisica degli esterni di Palladino. Fuoco di paglia.

CARBONI, voto 5
Sacrificato sull'altare della tattica dopo l'espulsione, ma nei 45 minuti in campo aveva prodotto ben poco. Un paio di scatti a vuoto e tanta solitudine là davanti. Isolato.

dal 46’ MARCANDALLI, voto 5
Entra per puntellare la difesa ma vive un pomeriggio nero, toccando pochissimi palloni e subendo l'assedio nerazzurro senza opporre resistenza. Inerme.

EKHATOR, voto 5
Si danna l'anima cercando di pressare i portatori di palla atalantini, ma è una lotta contro i mulini a vento. Non riesce mai a rendersi pericoloso né a far salire la squadra, schiacciato dalla marcatura di Hien e compagni. Sterile.

dal 72’ EKUBAN, SV

ALL. DE ROSSI, voto 5
Il divario tecnico è abissale e l'espulsione complica maledettamente i piani, ma la sensazione è di una squadra scesa in campo con troppa paura. La reazione nervosa dopo il rosso è nulla e l'organizzazione difensiva crolla troppo facilmente. C'è da lavorare sulla testa prima ancora che sulle gambe: uscire dal campo senza nemmeno aver provato a combattere è il dato più allarmante. Rassegnato.

ATALANTA-GENOA 4-0 (p.t. 1-0)
19' Djimsiti (A), 54' de Roon (A), 82' Pasalic (A), 90'+1' Ahanor (A)

© Riproduzione riservata

Sezione: Il Pagellone / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 17:12 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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