Settantadue ore dopo la vittoria contro l'Inghilterra l'Italia si regala un altro successo e le final four di Nations League in programma il prossimo giugno. Si riparte così, dopo mesi difficili e settimane - le prossime - che saranno ancor più complicate. Però adesso si può accennare un sorriso perché dinanzi all'Italia si intravede una strada da percorrere. Anzi, se ne intravedono due: il 3-5-2 - al pari del 4-3-3 - sarà d'ora in avanti una possibilità, non più solo una soluzione d'emergenza. Alla Puskas Arena contro l'Ungheria l'hanno decisa Raspadori e Dimarco, con Donnarumma nel ruolo di guest star.
Nel primo tempo meglio l'Italia. Anche se lo 0-1 è un regalo...
S'è rivelata subito saggia la decisione di Roberto Mancini di cambiare il meno possibile rispetto all'11 che sabato sera ha battuto con merito l'Inghilterra. Perché quella di venerdì è già stata una bella rivoluzione, un cambio di modulo che è stato anche cambio di prospettiva. E stasera c'era bisogno di consolidare le certezze dando però alla difesa avversaria meno punti di riferimento: quindi Gnonto al posto di Scamacca.
L'Italia è partita meglio, ha allargato il campo con i due esterni e s'è creata le occasioni per sbloccare la partita fin dai primi minuti. Il gol è arrivato al 27esimo con la decisiva complicità di Nagy, che ha sbagliato i giri del retropassaggio e ha permesso a Gnonto di arrivare sul pallone un attimo prima di Gulacsi: la carambola ha premiato Raspadori. Ancora lui. Il numero 10 degli azzurri ha avuto la lucidità di non calciare subito, ma di aspettare il momento giusto per spedire il pallone in rete. La seconda rete consecutiva, la quinta con maglia dell'Italia.
Donnarumma è straordinario, Dimarco ringrazia. L'Italia a giugno parteciperà alle final four
Un gol nel primo tempo, un altro nella ripresa. Ma il secondo tempo ha viaggiato su corde molto diverse rispetto alla prima frazione. La rete dello 0-2 porta la firma di Dimarco, ma la vittoria degli azzurri è griffata Gianluigi Donnarumma. Autentico protagonista. Prima del gol dell'esterno dell'Inter, il 1500esimo della nostra Nazionale, il numero uno dell'Italia s'è reso protagonista di tre interventi spettacolari, uno dopo l'altro. Dopo il gol, non è stato da meno. Perché Styles entrato al 46esimo al posto di un disastroso Nagy nei dieci minuti tra il 56esimo e il 66esimo ha avuto tre volte l'opportunità di riaprire la partita, ma in tutti i casi il portiere dell'Italia ha avuto la meglio. Donnarumma prima e dopo il gol di Dimarco ha evitato che il finale prendesse una piega incandescente. Ha tolto dalle spalle degli azzurri la pressione di uno stadio infuocato. Come all'Europeo, l'Ungheria ha visto il sogno svanire proprio sul più bello. All'ultima curva. Ma quella di Marco Rossi resta favola bella da raccontare, così come quella della nuova Nazionale di Raspadori, Dimarco e Donnarumma. Si riparte da loro: chi c'era ora, ci sarà anche in futuro.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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