Non solo campo, non solo playoff. Il Consiglio Federale andato in scena a Roma ha disegnato il futuro amministrativo del nostro calcio, tracciando una linea netta tra chi spende senza freni e chi programma. Gabriele Gravina ha colto l'occasione per chiarire due concetti fondamentali: il primo è politico, ovvero che non rassegnerà le dimissioni nemmeno in caso di (scongiurata) mancata qualificazione al Mondiale; il secondo è strutturale, con l'approvazione di nuove regole che sembrano cucite su misura per valorizzare modelli sostenibili come quello atalantino.

RIGORE FINANZIARIO, SI CAMBIA REGISTRO - La novità più impattante riguarda i bilanci. In linea con il piano strategico, la Federazione ha deciso di stringere le maglie: l'indicatore del costo del lavoro allargato, parametro cruciale per la sostenibilità, scenderà dalla prossima stagione da 0,8 a 0,7. Una mossa che costringerà molte società a rivedere al ribasso i propri monte ingaggi. Non solo: l'indice di liquidità diventerà condizione imprescindibile per l'ammissione al campionato, con una scadenza fissata a giugno 2026. Tempi duri per le "cicale" della Serie A, mentre a Zingonia si può dormire sonni tranquilli.

LA MOSSA SUI GIOVANI, SCONTI PER GLI UNDER 23 - C'è un passaggio tecnico che fa sorridere chi, come l'Atalanta, ha investito massicciamente sul vivaio e sulla seconda squadra. Dal calcolo del costo del lavoro allargato, infatti, saranno esclusi costi e ammortamenti relativi ai calciatori Under 23, a patto che siano italiani. È un incentivo concreto, "monetario", per spingere i club a lanciare i talenti nostrani, alleggerendo il peso a bilancio per chi ha il coraggio di puntare sulla linea verde.

NAZIONALE, NIENTE SCONTI SUL CALENDARIO - Tornando al calcio giocato, Gravina ha ribadito la linea della fermezza sulla gestione delle date. Nessuna deroga per la 30ª giornata di campionato: «Non cerchiamo scorciatoie, il rinvio non è percorribile». L'unica apertura è per uno stage con i selezionabili. Infine, un'ulteriore conferma sulla location della sfida da dentro o fuori contro l'Irlanda del Nord: la scelta ricadrà sullo stadio di Bergamo, preferito all'Olimpico per la capacità di creare un ambiente più caldo e raccolto, ideale per spingere gli Azzurri verso il sogno mondiale.

Tra rigore economico e valorizzazione dei talenti, la rotta tracciata dalla FIGC sembra premiare chi ha saputo costruire basi solide. Ora la palla passa al campo, con la speranza che lo stadio di Bergamo possa essere il talismano decisivo per l'Italia intera.

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Sezione: Italia / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 00:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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