Gian Piero Gasperini traccia un quadro positivo del primo mese di lavoro a Trigoria: «Abbiamo già fatto tante cose insieme, grazie a un gruppo coeso e disponibile. Se guardo avanti, c’è ancora molto da fare, forse più di quanto già fatto finora. Ma la strada è quella giusta: dobbiamo acquisire credibilità e regalare soddisfazioni ai tifosi nel minor tempo possibile».

MERCATO E PROGETTO GIOVANI – Il tecnico spiega l’orientamento della società: «Finora sono arrivati ragazzi tra i 21 e i 23 anni, con esperienze importanti e in linea con la richiesta del club. Non è la dimensione abituale per una piazza come Roma, abituata a nomi pronti, ma vogliamo costruire una squadra che cresca. Puntare sui giovani mi ha sempre dato entusiasmo: l’ho fatto ovunque e sarebbe straordinario riuscirci anche qui».

ATTACCO E POSSIBILI INNESTI – Sul nome di Fabio Silva e sul mercato in generale, Gasperini glissa: «In questo mese ho guardato solo i miei allenamenti. È innegabile che gli attaccanti siano al centro dell’attenzione di tutti i club, ma per ora penso a quello che ho».

DYBALA E SOULÉ INSIEME – «I giocatori bravi possono coesistere sempre. È vero che entrambi prediligono la stessa zona, ma Dybala ha giocato anche in altre aree e Soulé deve ampliare le sue. Questo è un valore, non un problema».

LA FASCIA DA CAPITANO – Con Pellegrini out, la fascia passerà a El Shaarawy: «Seguo un criterio numerico legato alle presenze. Più giocatori con i requisiti da capitano hai, più il gruppo è forte. A Dublino, con Toloi fuori e De Roon squalificato, fu Djimsiti a sollevare la coppa: è la stessa logica».

ADDIO ALL’ATALANTA – L’ex allenatore della Dea ricorda la scelta di lasciare Bergamo: «La decisione è maturata a fine campionato. Ho chiesto la possibilità di parlare con altre squadre e in tre giorni è successo tutto».

IL CASO LOOKMAN – Sul braccio di ferro tra l’attaccante nigeriano e l’Atalanta, Gasperini mostra rammarico: «Mi dispiace perché si rischia di ricordare certi giocatori solo per l’ultimo episodio e non per i momenti belli vissuti insieme. Sono dispiaciuto sia per lui che per la società, spero che la vicenda si risolva presto».

La sensazione è che, nonostante il presente a tinte giallorosse, Gasperini mantenga un legame forte con l’Atalanta e con Bergamo, portando con sé filosofia e valori che l’hanno reso uno dei tecnici più riconoscibili del calcio italiano.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Ven 08 agosto 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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