Percorrere la stretta salita che porta a Monterosso è come aprire un vecchio album di fotografie. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato a quella mattina d’aprile di dodici anni fa, quando il mondo dello sport si fermò per dare l’ultimo saluto a Ivan Ruggeri. Nella sua residenza affacciata su Città Alta, discreta e riservata come lui, si consumò l’addio a uno degli uomini simbolo dell’Atalanta, scomparso a 68 anni dopo una lunga malattia vissuta lontano dai riflettori.

UN AFFARE IN COLLINA - Oggi quella stessa villa,- scrive e riferisce Il Corriere di Bergamo - un tempo rifugio e cuore pulsante di trattative calcistiche riservate — ha cambiato proprietario. L’ha acquistata un cittadino ucraino, rimasto stregato dal fascino silenzioso del quartiere e dallo stile neoclassico dell’edificio, che nel frattempo ha subito una rinfrescata nei colori: giallo più intenso sulle facciate e dettagli in verde scuro a incorniciare un restyling visibile anche dal cantiere attualmente aperto. Gli operai, connazionali del nuovo proprietario, stanno modellando la casa secondo il gusto del presente, ma l’anima di Ruggeri sembra ancora aggirarsi tra quelle stanze.

LA VITA DOPO IL LUTTO - Per la famiglia Ruggeri separarsi da quella casa non è stato semplice. Lì dentro si sono consumate pagine importanti di vita privata e di storia dell’Atalanta. Daniela, la vedova, ha custodito per anni quei ricordi con discrezione, vivendo in punta di piedi una casa diventata troppo grande, troppo vuota, troppo legata al passato. I figli, Francesca e Alessandro, hanno preso le loro strade: lei è madre di Tommaso Maggioni, oggi difensore del Mantova in Serie B; lui lavora come intermediario calcistico a Dubai, dove vive con la sua famiglia.

UNA VILLA CHE HA FATTO STORIA - Tra le mura di quella villa, trasformata a suo tempo in una stanza d’ospedale su misura per il presidente, si sono alternati personaggi, trattative, episodi di una Bergamo calcistica che oggi sembra lontanissima. Anche le cronache del 2013 raccontano di un tentativo di furto, fortunatamente sventato da allarme e vigilanza. Oggi, con la vendita, si chiude un capitolo importante per la città e per chi ha vissuto gli anni d’oro dell’Atalanta firmata Ruggeri.

STIMA DA TRE MILIONI - Secondo i rumors del mercato immobiliare bergamasco, l’operazione si sarebbe conclusa attorno ai 3 milioni di euro. Una cifra significativa, ma coerente con la posizione, la storia e il fascino della villa. Monterosso non è mai stata solo una collina: per molti, è un luogo di memoria.

L’Atalanta di oggi è un’altra storia, un’altra epoca. Ma c’è una continuità invisibile che lega le generazioni. E anche se la villa non appartiene più alla famiglia Ruggeri, resterà per sempre un simbolo di quel calcio romantico e profondo che Bergamo ha vissuto, amato e salutato con rispetto.

Sezione: Altre news / Data: Gio 07 agosto 2025 alle 07:09
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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