Primavera in finale al “Mamma e Papà Cairo”: sfida al Torino per il titolo

Lo stadio Moccagatta di Alessandria si è trasformato per due giorni nella capitale del calcio giovanile italiano, ospitando l’undicesima edizione del prestigioso “Mamma e Papà Cairo”. Dopo una prima giornata ricca di spettacolo e tribune gremite, questa sera è attesa la sfida decisiva per il titolo tra le formazioni Primavera di Atalanta e Torino, con calcio d’inizio alle ore 21. Prima, alle 17.30, Milan e Inter si contenderanno il terzo posto.

ATALANTA DI CARATTERE – La squadra di Giovanni Bosi ha conquistato la finale superando l’Inter al termine di una semifinale ad altissima tensione, risolta solo ai calci di rigore per 9-8 dopo l’1-1 nei tempi regolamentari. Nerazzurri in svantaggio alla mezz’ora per il gol di Della Mora, ma pronti a reagire in avvio di ripresa con la rete di Mouisse. Dal dischetto, le due formazioni sono andate avanti a oltranza fino all’errore di Sorino, fermato dalla traversa, che ha spalancato la porta alla conclusione vincente di Belli.

TORO ALLA CACCIA DEL TRIS – I granata di Christian Fioratti, vincitori delle ultime due edizioni, hanno avuto la meglio sul Milan di Giovanni Renna per 6-4 ai rigori, dopo l’1-1 al novantesimo. Il match ha visto i rossoneri passare in vantaggio con un rigore di Borsani, il Toro fallire un penalty con Gabellini e infine trovare il pareggio di testa con Carvalho. Dal dischetto, decisiva la parata iniziale di Siviero su Pandolfi.

UNA VETRINA PER TALENTI – Il “Mamma e Papà Cairo” si conferma una passerella di giovani promesse: in passato vi hanno partecipato futuri protagonisti della Serie A come Dimarco, Kean, Buongiorno e Lucca. Anche quest’anno, in tribuna, la presenza di addetti ai lavori e figure di spicco del calcio italiano testimonia l’attenzione verso una manifestazione che unisce memoria, competizione e scoperta di talenti.

Questa sera, ad Alessandria, Atalanta e Torino si giocheranno non solo un trofeo, ma anche l’occasione di iniziare la stagione con un segnale forte: la Dea, con il carattere mostrato contro l’Inter, vuole rovinare i piani dei campioni in carica e riportare la coppa a Bergamo.