Ciao Silvia, grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Da quanto tempo l’Atalanta è diventata una passione?
“Parto dal presupposto che il calcio è la mia passione. E’ da quando sono piccola che rincorro un pallone.. Prima coi cugini, poi con i compagni di classe e poi finalmente in una squadra femminile vera e propria. L’Atalanta è stata sempre la “squadra di famiglia”, anche se mia mamma tifando principalmente per il Milan mi stava deviando. Insomma avevo un po’ troppa simpatia per la squadra di Milano. Fortunatamente ho incontrato delle persone che mi hanno fatto conoscere per bene la squadra di Bergamo, l’unica squadra di Bergamo, e da lì non c’è stata nessun’altra. C’è solo la Dea!”

Ricordi la prima volta allo stadio?
“La mia prima volta allo stadio fu il 28 aprile 1996, Atalanta – Lazio 1 -3. Mi portarono delle mie compagne di squadra che ringrazio ancora adesso, e mi ricordo che ero emozionatissima all’idea di andare allo stadio. Ero già tifosa dell’Atalanta, ma non avevo idea di cosa significasse far parte del tifo neroazzurro e di come era vivere una partita dallo stadio. Rimasi così folgorata, che per la stagione successiva feci subito l’abbonamento. Fu l’anno del trio delle meraviglie Lentini, Inzaghi, Morfeo. Le mie insistenze ai genitori di lasciarmi andare ne valsero proprio la pena!”

Il tuo calciatore preferito?
“Il mio calciatore preferito dell’Atalanta attuale è sicuramente El Tanque Denis. Mi piace perché oltre a essere un grande giocatore a livello tecnico, è un lottatore, uno che non molla mai. Lo si vede anche come esulta quando segna e come si dispera quando sbaglia. Della mia Atalanta di tutti i tempi invece è sicuramente Cristiano Doni. Solo lui mi ha regalato certe emozioni”.

Il momento più bello vissuto da tifosa?
“Ci sono tantissimi momenti belli che ho vissuto da tifosa, ma se devo pensare a una partita in particolare penso a Milan-Atalanta che finì 3-3. Eravamo quasi 10000 atalantini a San Siro, un muro neroazzurro e un tifo fantastico. E se penso che al finale del primo tempo eravamo in vantaggio di 3 a 1 ed eravamo primi in campionato…. “

Una parola per descrivere l’Atalanta?
“Una sola parola? L’Atalanta è magia!!”


Conoscendo molto bene l’ambiente del calcio, come è vista la donna in questo mondo?
“Quando ero piccola mi hanno sempre definito un maschiaccio per il fatto che giocavo a calcio. Negli anni la mentalità è un po’ cambiata, anche se ogni tanto mi capita ancora di vedere facce stupite e dubbiose quando dico lo sport che pratico. Poi quando ci vedono giocare si ricredono. D’estate gioco spesso con gli amici ai tornei “misti” o dove c’è l’obbligo di avere almeno una ragazza in campo. Con i maschi mi trovo benissimo perché si gioca sempre palla a terra e con tanti movimenti che sono la mia prerogativa. Credo che anche loro si trovino bene con me, visto che ogni anno mi richiamano! La cosa che invece mi dispiace di più è il fatto di non essere considerate affatto dalla Federazione. A loro non interessa nulla di far crescere il calcio femminile, perché non crea riscontro economico! Il risultato è che siamo indietro anni luce rispetto a tante altre nazioni. Si va avanti solo per passione!”


Siamo ormai arrivati al traguardo di questo campionato. Ho sempre chiesto cosa ci si aspettava dalla squadra stando ai punti di penalizzazione inflitti ad inizio stagione, a te chiedo come hai visto i ragazzi di Colantuono fin qui. Cosa ti aspetti in queste ultime partite?
“Ho visto una squadra come piace a me, che non ha paura di affrontare nessun avversario, che se la gioca con tutte e che ci mette la grinta e il cuore. Con tutto quello che abbiamo passato, e stiamo passando quest’anno, abbiamo bisogno di vedere i nostri giocatori dare tutto quello che hanno per questa maglia. Poi c’è da tenere conto anche degli avversari (e anche degli arbitri…), ma stiamo facendo un ottimo campionato e spero di continuare a vedere lo stesso spirito fino alla fine”.

Vorresti aggiungere qualcosa?
“Niente in particolare, nel senso che potrei andare avanti ore a parlare della Dea, quindi meglio se mi fermo”.

 

Sezione: La Dea in Rosa / Data: Mer 04 aprile 2012 alle 17:00
Autore: Sabrina Pedersoli
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