Atalanta a trazione anteriore: Juric conferma Krstovic e rilancia i trequartisti

Oggi all’Allianz Stadium l’Atalanta non si presenterà con il freno a mano tirato. Juric ha scelto: la sua Dea sarà a trazione anteriore, senza paura di osare. Dopo la convincente prova contro il Torino, il tecnico croato prepara un’altra sfida coraggiosa, con Krstovic riferimento centrale e due trequartisti a sostegno. L’obiettivo è chiaro: non solo difendere, ma provare a mettere pressione alla Juventus fin dai primi minuti.

KRSTOVIC AL CENTRO – Il centravanti montenegrino si è guadagnato i galloni da titolare non soltanto per l’assenza di Scamacca. Le ultime uscite hanno convinto Juric: più lineare nelle giocate, più concreto negli ultimi metri e con una condizione fisica in crescita, Krstovic è oggi un punto fermo. «Sta imparando a essere sempre dentro la partita», ha spiegato l’allenatore, segnalando la nuova lucidità del suo attaccante.

LE SCELTE TRA LE LINEE – Dietro al numero nove, la sensazione è che possa esserci continuità rispetto al derby col Torino: Samardzic e Sulemana restano in pole per partire dall’inizio. Per entrambi l’occasione di confermare la miglior prestazione stagionale e, nel caso del serbo, una delle migliori da quando veste la maglia nerazzurra. Essenzialità e imprevedibilità: le armi giuste per tentare di aggredire la Juve nei momenti favorevoli.

IL POKER DI FANTASIA – Juric non intende però rinunciare al resto delle sue pedine offensive - scrive La Gazzetta dello Sport -. De Ketelaere, rientrato in gruppo e apparso brillante in allenamento, e Lookman, inserito progressivamente dopo l’estate difficile, saranno risorse preziose a gara in corso. Un lusso per l’Atalanta, che potrà cambiare volto in ogni momento. Sul nigeriano il piano sembra chiaro: titolare col Bruges martedì in Champions, più che stasera a Torino, anche se la tentazione di accelerare i tempi con un giocatore del suo talento non è mai da escludere del tutto.

UMILTÀ SENZA RINUNCE – Juric ha parlato alla vigilia di un’Atalanta che dovrà essere «umile», ma il concetto non significa rinunciataria. Umiltà vuol dire saper scegliere i momenti, leggere le fasi della partita e ripartire con efficacia. La quantità di materiale offensivo a disposizione del tecnico croato rende difficile immaginare una Dea dimessa: anche chi partirà in panchina resta un potenziale titolare.

Con Krstovic in piena ascesa e quattro trequartisti pronti a ruotare, Juric si affida a una Dea coraggiosa, capace di cambiare pelle senza perdere intensità. La Juventus resta favorita, ma l’Atalanta vuole giocarsela a viso aperto: oggi a Torino non basterà difendersi, servirà avere il coraggio di attaccare.