Certe storie nel calcio non finiscono mai come sembrano scritte. Ademola Lookman, dopo oltre due mesi da separato in casa, con gli strappi, le fughe e persino la cancellazione delle foto in nerazzurro dai social, è tornato a vestire la maglia dell’Atalanta. A Torino, contro il Toro, ha fatto appena in tempo a rientrare in campo, quasi un segnale timido ma inevitabile. E adesso, nell’altra Torino, quella bianconera, ha l’occasione di riannodare il filo con la sua gente e con la sua squadra da titolare.

I NUMERI CHE NON SI POSSONO IGNORARE - Basta uno sguardo ai dati della scorsa stagione - come riporta Sky Sport (vedi allegato in calce) per capire che cosa significhi avere Lookman al top. 40 presenze complessive, 34 da titolare, 20 gol, 7 assist e una rete ogni 143 minuti: una media da attaccante di prima fascia europea, non da semplice comprimario. Numeri che raccontano l’essenza di un giocatore capace di spaccare le partite, che al fianco di Retegui aveva illuminato l’attacco nerazzurro. Non a caso, i suoi gol hanno firmato alcuni dei successi più iconici dell’era Gasperini.

L’ESTATE DELLE FRATTURE - Poi, il mal di pancia estivo. L’Inter che lo corteggia, il sogno di un trasferimento mai realizzato, la ribellione silenziosa ma eloquente con i social “ripuliti” e l’auto-esilio dagli allenamenti di gruppo. L’Atalanta, con fermezza, ha deciso di non cedere e oggi se lo ritrova di nuovo a disposizione. Ma la domanda è inevitabile: fino a che punto il rapporto può davvero tornare quello di prima?

JURIC E IL TEMPO DELLE SCELTE - Juric lo ha reintegrato, consapevole che un Lookman a mezzo servizio è comunque meglio di tanti altri. Ma anche consapevole che la fiducia non è un dono eterno: va guadagnata, dentro e fuori dal campo. Contro la Juventus, il tecnico croato potrebbe dosarne i minuti, ma è chiaro che l’Atalanta ha bisogno della sua imprevedibilità per tornare a colpire con continuità.

BERGAMO ASPETTA IL VERDETTO - Il nodo resta l’accoglienza di Bergamo. Gli ultras non hanno dimenticato, lo dimostra lo striscione velenoso di qualche giorno fa a Zingonia e l’estate in cui il nigeriano aveva voltato le spalle alla Dea. Il campo può cancellare molto, ma non tutto: per ritrovare davvero casa, Lookman dovrà riconquistare la fiducia con i gol, con l’impegno e con il rispetto di una maglia che lo ha reso grande.

Alla fine, il calcio resta il più crudele e il più generoso degli arbitri: sarà il prato verde, più di ogni dichiarazione o post social, a dire se Ademola Lookman potrà di nuovo essere l’eroe dell’Atalanta o resterà soltanto un talento con la testa altrove.

© foto di video.sky.it
Sezione: Copertina / Data: Ven 26 settembre 2025 alle 01:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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