Una notte che sembrava perfetta si è trasformata in un brusco risveglio. A Stettino l’Italia Under 21 passa in vantaggio con un capolavoro di Pisilli, domina per larghi tratti, ma nei quattro minuti più amari della gestione Baldini incassa due gol e consegna alla Polonia il primato del girone. E, con esso, la paura di un’altra corsa a rischio spareggi.

PRIMO TEMPO DI PERSONALITÀ – L’atmosfera è da grande torneo: stadio pieno, pioggia sottile, clima teso. La Polonia di Brzczek gioca un calcio audace, costruzione dal basso, verticalità immediata e rischi continui. L’Italia accetta la sfida con coraggio: Lipani detta i tempi del pressing, Mane e l’esordiente Comuzzo tengono alta la linea, mentre Koleosho e Bartesaghi sfondano spesso a sinistra. Gli Azzurrini recuperano palla in zone avanzate e vanno vicini al vantaggio: palo di Cherubini, diagonale fuori di un soffio, inserimenti continui. La Polonia risponde con accelerazioni tecniche di Regula e Pienko: pericolo serio su una conclusione del 10, murata sulla linea da Mane.

LAMPLO DI PISILLI – La ripresa si apre con un’Italia dominante. Le fasce aumentano il ritmo, il pallone viaggia rapido e la Polonia non riesce più a uscire. Il vantaggio arriva con un gioiello: cross di Koleosho, respinta corta e Pisilli inventa un capolavoro – aggancio, sombrero, sforbiciata sul secondo palo. È la prima rete subita dai polacchi in tutto il girone.

IL CROLLO IMPROVVISO – Baldini toglie Pisilli e Camarda per dare freschezza, ma qui cambia la partita. Brzczek inserisce Faberski, talento dell’Ajax che spacca il match: ruleta su Comuzzo, assist per Bogacz, ed è 1-1. La Pogon Arena esplode, l’inerzia gira. Passano pochi minuti e ancora Faberski calcia, Palmisani respinge e Kuziemka ribadisce in rete. Due ripartenze, due coltellate. Il blackout azzurro dura quattro minuti, ma basta a ribaltare tutto.

LE PAROLE DI BALDINI – «Non stavamo rischiando nulla», analizza il ct. «Abbiamo perso equilibrio sulla catena di destra e dopo il pareggio abbiamo avuto un momento di sbandamento. Bravi comunque i ragazzi: dalle sconfitte si impara. Dobbiamo restare sereni e fiduciosi».

SCENARI E PROBLEMI – Non è finita: lo scontro diretto in casa potrà ancora rimettere l’Italia davanti alla Polonia. È già successo nel 2020, dopo la sconfitta in Svezia: il gruppo di Nicolato ribaltò tutto e vinse il girone. Ma ora non si può più sbagliare. E c’è un’altra tegola: Koleosho, espulso, e Palestra, ammonito da diffidato, salteranno la trasferta in Montenegro, distante solo tre punti.

L’Italia aveva in mano la serata e un pezzo di qualificazione, ma ha pagato un calo improvviso e due letture difensive sbagliate. Nulla è compromesso, ma la strada si è fatta più stretta: serviranno lucidità, maturità e un finale di girone senza errori.

© Riproduzione Riservata

Sezione: Italia / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 18:30
Autore: Daniele Luongo
vedi letture
Print