Ottant’anni a febbraio e la stessa energia della Curva Nord nei giorni di maggiore gloria. Nonna Rosa non è solo una tifosa dell’Atalanta: è una presenza, una figura che illumina lo stadio con voce e carica contagiosa. Commenta, incoraggia e, se serve, si arrabbia pure. Perché l’Atalanta è la sua vita, e a chi la tocca, lei risponde. Lo sanno bene anche i tifosi della Sampdoria, protagonisti di un video diventato virale: a Genova, la si vede gridare a testa alta «ci vediamo al ritorno!». Un mix irresistibile di passione, ironia e cuore nerazzurro che da anni conquista tutti, anche a Zingonia. Lei è l’ultrà nonna Rosa.
Quando è nata la sua passione per l’Atalanta?
«Sono sempre stata tifosa atalantina - mette in chiaro, ai microfoni di TuttoAtalanta.com -. Ho ereditato questa passione da mio papà. Con i miei fratelli non c’è riuscito: uno è leggermente atalantino, ma gli altri sono milanista e interista».
Va anche allo stadio?
«Sempre, da oltre vent’anni. Vado con i miei figli e i miei due nipoti. Quando i ragazzi erano più piccoli andavamo in tribuna. Ora abbiamo i posti dietro la porta e vediamo benissimo la partita. Abbiamo l’abbonamento per il campionato e anche il pacchetto Champions. Sa cosa ho fatto? Mi sono fatta stampare delle etichette con i nostri nomi — Rosa, Stefano, Paolo, Nicholas e Simona — e la scritta riservato, e le ho incollate sui seggiolini. Se me le staccano, in borsa ne tengo sempre altre di scorta».
Va anche in trasferta?
«Prima andavo, ma due anni fa ho subito un intervento alle ginocchia e da allora non riesco più. Andavo con il gruppo Deadalmen di Dalmine: era bellissimo, ci siamo sempre divertiti tanto. Roma, Firenze. Ovunque».
Ne ricorda una in particolare?
«Tante. Ricordo Roma, la finale di Coppa con la Lazio, perché è stata la più sofferta: ci hanno portato via la Coppa sotto il naso. La più bella non saprei sceglierla: con Gasperini abbiamo vissuto anni stupendi. Quante soddisfazioni. Non smetterò mai di ringraziarlo, perché senza di lui sarebbe stato difficile».
Tra le soddisfazioni anche la vittoria dell’Europa League.
«Ho visto la finale di Dublino in piazza a Bergamo, sul maxischermo. Un’emozione indescrivibile. Amo la mia Atalanta. È la mia amata Atalanta».
Questo avvio di campionato non è andato benissimo. È stata una “sofferenza” vederla giocare?
«Mi sono fatta l’idea che qualcosa nello spogliatoio non funzionasse. Siamo sempre riusciti a fare la nostra parte anche quando avevamo fuori 7/8 giocatori infortunati, eppure mai avevano giocato come a Udine. Alcune prestazioni sono davvero inspiegabili. Per me i giocatori non stavano con l’allenatore e la dimostrazione è stata quanto successo col Marsiglia, quando Juric ha sostituito Lookman e quasi sono arrivati a mettersi le mani addosso».
Chi aveva ragione secondo lei?
«Per me Lookman. In fondo gli ha solo chiesto perché avesse tolto proprio lui. Se Juric aveva qualcosa da rimproverargli, avrebbe dovuto farlo dopo, nello spogliatoio, senza reagire in modo così plateale. A Bergamo eravamo abituati diversamente. Concordo con chi diceva che non era un allenatore da Atalanta».
Non le piaceva quindi?
«Non è che non mi piacesse, ma lo vedevo un po’ molle. Mi mancava la grinta di Gasperini, durante le partite e anche agli allenamenti a Zingonia».
Lei va anche a Zingonia a vedere gli allenamenti?
«Certo che vado. Ormai mi conoscono tutti. Sono l’ultrà nonna Rosa. Anche Luca e Antonio Percassi. Vuole un episodio simpatico?».
Certo, ci racconti.
«In estate, quando si parlava della possibile cessione di Retegui, ero a Zingonia e alcuni tifosi mi hanno invitata a fermare il presidente Percassi per dirgli di trattenerlo. Quando è uscito in auto l’ho fermato: mi ha chiesto chi gli avrebbe dato quei soldi e, scherzando, gli ho risposto che gli avrei staccato io un assegno. L’ho visto diverse volte: mi saluta sempre. Al ritiro, a Clusone, quando mi aveva vista mi ha dato tre baci sulla guancia. Io non volevo perché ero sudata, ma lui ha detto che faceva semplicemente caldo. È molto gentile, così come il figlio Luca».
La conoscono anche i giocatori?
«Recentemente ho incrociato Cristian Raimondi, ora nello staff tecnico. Mi ha riconosciuta e si è fermato a salutarmi: è un caro ragazzo. Qualche anno fa organizzavamo dei pranzi a cui partecipava ogni volta un giocatore diverso: si mangiava insieme e gli facevamo festa. Li accompagnava la signora Elisa Persico, altra persona splendida. Pensi: poco prima del mio intervento chirurgico le avevo detto che mi sarebbe piaciuta la maglia di Migliaccio. Me l’ha portata lei in Clinica San Francesco. Con quella maglia sono perfino riuscita a far sorridere il primario, interista, che non lo faceva mai».
A Genova è diventata virale: “ci vediamo al ritorno!”. Cosa le avevano fatto arrabbiare i doriani?
«Ripetevano “odio Bergamo” e ho perso la pazienza. A volte si sentono cori che ti fanno arrabbiare, come quando a Firenze avevano insultato Gasperini per 90 minuti di fila».
Con il Sassuolo l’abbiamo vista lanciare il sale scaramantico, tre volte verso il campo. Stavolta non ha funzionato: lo rifarà?
«Me l’ha portato mio nipote dall’Alaska. È un rito che andrebbe accompagnato da parole che non posso ripetere (sorride). Io continuerò a lanciarlo finché non arriverà la prima vittoria e si spezzerà il cerchio. Con me ho sempre anche il braccialetto con i cornetti rossi».
Dove crede possa arrivare quest’Atalanta?
«Se ci mettiamo in bolla, può arrivare ovunque. Basta un filotto di vittorie per ribaltare la classifica. Il campionato è ancora lungo, può succedere di tutto. Abbiamo visto com’è finita l’anno scorso tra Inter e Napoli. Possiamo andare in Coppa e possiamo anche qualificarci per la Champions».
Dopo la sosta si va a Napoli. È fiduciosa?
«Spero in un tiro mancino. Se danno tutto, possiamo sperare nei tre punti. È più difficile giocare con le piccole che si chiudono, piuttosto che con le big che ti lasciano spazi».
Mister Palladino le piace?
«Dicono sia un altro figlio di Gasperini. Speriamo abbia preso la sua grinta. Se riesco, settimana prossima vado a Zingonia. Ci vuole un po’ di carica».
Vuole mandare un messaggio al mister?
«Siamo con lei. Ci tiri fuori da questa situazione. La invitiamo anche a cena così ci conosciamo di persona e alla prima partita in casa l’aspettiamo per il giro del campo insieme ai giocatori. Io sarò sotto la Curva Sud. Intanto grazie, tanti auguri e pensi all’Atalanta».
C’è tutto in nonna Rosa: la memoria di chi ha vissuto l’Atalanta che fu, la voce di chi la sostiene ogni domenica e la speranza di chi non smetterà mai di crederci. Lei, che lancia il sale scaramantico verso il campo e conserva in borsa le etichette di riserva, sa che il tifo non è questione di età ma di appartenenza. E mentre sogna di conoscere Palladino e di vederlo al primo giro del campo, continua a trasmettere la sua passione a figli e nipoti, portando allo stadio un’allegria che non si spegne mai. Con nonna Rosa, l’Atalanta avrà sempre un po’ più di forza.
© Riproduzione Riservata
Altre notizie - Esclusive TA
Altre notizie
- 17:00 Luca Percassi su Juric: "E' un grande professionista, ma contava ciò che diceva il campo: ci prendiamo responsabilità"
- 16:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Luca Caldirola: “Palladino sa entrare nella testa dei giocatori, a Bergamo farà bene!"
- 13:00 L'ex Berisha celebra Gasperini: "Il miglior allenatore della mia carriera. Scudetto? Si deciderà al fotofinish"
- 13:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - “Ultrà nonna Rosa”, 80 anni e la Curva Nord nel cuore. «Palladino, ci tiri fuori»
- 12:42 ZingoniaQui Zingonia, ultima seduta a ranghi ridotti agli ordini di Palladino: si riprende martedì a Zingonia
- 12:35 De Roon, capitano dal cuore d’oro: splendida visita ai piccoli pazienti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII
- 11:50 Napoli-Atalanta, stop ai tifosi nerazzurri lombardi: il Casms conferma il divieto per «motivi di sicurezza»
- 11:35 Napoli, tregua di 48 ore: riposo forzato e rientro di Conte fissato per lunedì
- 11:34 Croazia al Mondiale 2026: Pasalic trascina il gruppo: "Altro risultato prestigioso"
- 11:32 Luca Percassi: "Juric, scelta condivisa. Ma il secondo tempo col Sassuolo ci ha imposto di cambiare"
- 11:30 Qualificazioni Mondiali, Italia-Norvegia: quote da “riscatto” per gli Azzurri, tra i bomber Retegui sfida Haaland
- 11:30 Esclusiva TAStasera Certe Notti Luxury Party: al Victoria Lounge Bar a Bonate Sotto una serata di classe tra dinner show e DJ set
- 11:00 Cinque certezze della serie A EniLive
- 10:30 Atalanta, corsa in salita: con le medie attuali di Palladino e della Dea l’Europa è un miraggio
- 10:30 Luca Percassi: "Tifosi fondamentali, obiettivo atteggiamento. Palladino? Voglio un’Atalanta vera, senza paura"
- 09:45 Calciomercato DeaGalatasaray su Lookman: maxi-offerta da 9 milioni e pressing totale sul nigeriano
- 08:30 Doppia firma azzurra: Bellanova e Scamacca riscrivono una rarità della storia nerazzurra in Nazionale
- 08:15 Atalanta mondiale: Pasalic vola negli USA, De Ketelaere a un passo. E Krstovic ritrova il gol
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Sentite Marotta"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Tutta l’Italia Vai Jannik!"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: Percassi e l’ora delle scelte più difficili «Gasp? Parlava di mercato e rinnovo»
- 06:00 Palladino, un inizio da brividi: debutto nella sua Napoli e poi l’incrocio con la Fiorentina
- 01:31 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport, Luca Percassi: "Gasp e Juric finali inattese: ma Palladino ci ha aspettato"
- 01:30 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo, Luca Percassi a 360°: «Voglio la vera Atalanta»
- 00:30 Atalanta U23, il punto Nazionali: Obric titolare con la Slovenia, ora tocca a Idele
- 00:15 Nerazzurri Nazionali - Pašalić e la Croazia staccano il pass per i Mondiali. Krstovic in gol
- 18:45 La Scuola allo Stadio, quinta tappa alla New Balance Arena: 246 studenti tra valori, sport e sostenibilità
- 18:30 Italia U21, beffa in quattro minuti: la Polonia ribalta il capolavoro di Pisilli e riapre il girone
- 18:02 Qualif. Europee / Polonia-Italia U21 2-1, il tabellino
- 17:59 DirettaRivivi QUALIF. EUROPEE U21 / POLONIA-ITALIA Frana Gomme Madone, 2-1
- 15:00 UfficialeQualif. Europee / Polonia-Italia U21, le formazioni ufficiali
- 14:45 Tissone: "L'Atalanta potrebbe dire ancora la sua in zona Europa. Gasperini non è stato l'unico a far funzionare la macchina"
- 14:15 Jeda: "Atalanta in difficoltà, mi sarei aspettato un riscatto personale di Juric. Palladino appropriato per la Dea"
- 13:30 ZingoniaAtalanta, allenamento al mattino per i nerazzurri a Zingonia
- 13:00 Moldova-Italia: oltre 5 milioni e mezzo di telespettatori e il 26.7% di share per il successo degli Azzurri
- 12:30 Italia-Norvegia: tutte le iniziative della FIGC per promuovere la sostenibilità sociale e ambientale
- 12:00 Orgoglio bergamasco: Francesco Contini convocato in Nazionale di Calcio a 7
- 11:33 Napoli, mercato da rifare: Manna ricalibra le priorità tra nuovi infortuni e assalti ai big della Premier
- 10:00 Vivaio: il programma del weekend
- 09:30 Camarda guida l’Italia U21: a Stettino sfida decisiva per l’allungo verso l’Europeo
- 09:00 Brasile, Ancelotti: "L’Italia deve qualificarsi, poi ci vediamo in finale"
- 08:30 Anguissa ko, Napoli in ginocchio e salta l'Atalanta: tre mesi senza il suo faro
- 07:45 Napoli, giorni sospesi: Conte lontano dal campo mentre la tempesta si placa
- 07:30 Lookman, nuova veste in nazionale: la Nigeria lo avanza tra le linee
- 07:30 Vivaio: i convocati di novembre nelle nazionali giovanili
- 07:00 ZingoniaPalladino riparte dai tre esclusi: Kolasinac, Zalewski ed Ederson al centro del nuovo progetto
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Troppo poco"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: Berardi esclusivo: «Mi sento rinato»
- 06:45 PRIMA PAGINE - L'Eco di Bergamo / Parla l’ex Orlando: "Come motivatore Palladino è un asso"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "La cura del gol di Palladino (modello Kean) peri talenti in sonno"
