Con un messaggio sobrio e deciso, Sergio Busquets ha scelto il momento: a 37 anni, il centrocampista catalano chiuderà la carriera al termine dell’attuale stagione negli Stati Uniti, dove veste la maglia dell’Inter Miami al fianco dell’amico Lionel Messi. «Ogni fine è un nuovo inizio: mi ritiro felice, orgoglioso, realizzato e soprattutto grato» ha scritto lo spagnolo, affidando ai social il suo addio al calcio giocato.

UNA VITA IN BLAUGRANA – Regista “silenzioso” della più grande orchestra del Barça moderno, Busquets ha legato il suo nome a un’epoca: nove campionati, tre Champions League e la trasformazione del ruolo di mediano in regia totale. Dal 2008, anno del debutto con Guardiola, fino all’ultima parentesi americana, è stato il metronomo che ha dato ritmo e geometria alla squadra, la cerniera perfetta tra difesa e pensiero offensivo.

IL SALUTO – Le parole scelte per congedarsi sono la sintesi di una carriera senza fronzoli: «Grazie a tutti e grazie al calcio per ciò che mi ha dato: resterete sempre dentro questa storia bellissima. Questi sono i miei ultimi mesi in campo» ha spiegato Busquets, prima di aggiungere: «Sento che è arrivato il momento di dire addio alla mia carriera da professionista».

L’EREDITÀ TECNICA – Più che un centrocampista, un’idea di gioco. Busquets ha riscritto i confini del “numero 5”: letture preventive, corpo orientato per aprire linee di passaggio, primo controllo già in verticale. Un calcio di testa alta e passaggi corti che hanno fatto scuola, al Barça come nella Spagna campione del mondo ed europea, dove il suo ordine ha permesso ai fuoriclasse offensivi di splendere.

MIAMI, L’ULTIMA TAPPPA – Negli Usa il catalano ha ritrovato Messi e un finale di carriera all’insegna dell’amicizia e del palcoscenico globale della MLS. Un epilogo coerente: niente effetti speciali, solo l’ennesimo invito al pallone a muoversi con semplicità.

Se Xavi e Iniesta hanno dato forma alla poesia, Busquets ne è stato la metrica: invisibile agli occhi distratti, imprescindibile per chi capisce il gioco. Il suo addio chiude un’era, ma lascia un manuale aperto su come si governa una partita senza alzare la voce.

Sezione: Altre news / Data: Ven 26 settembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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