DIRETTA ATALANTA-INTER Frana Gomme Madone 0-0

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SERIE A, 17esima giornata
Domenica 28 Dicembre 2025, ore 20.45
New Balance Arena, Bergamo

ATALANTA-INTER 0-0

ATALANTA (3-4-2-1)
Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Zalewski; De Ketelaere, Pasalic; Scamacca.
A disp.: Rossi, Sportiello, Musah, Sulemana, Samardzic, Scalvini, Comi, Brescianini, Bernasconi, Ahanor, Maldini, Krstovic.
All.: Palladino.

INTER (3-5-2)
Sommer; Bisseck, Akanji, Bastoni; Luis Henrique, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Dimarco; Thuram, Lautaro.
A disp.: J. Martinez, Taho, De Vrij, Sucic, Frattesi, Diouf, Mkhitaryan, Carlos Augusto, Cocchi, Spinaccè, Cinquegrano, Esposito.
All.: Chivu.

Arbitro: Federico La Penna di Roma 1
Assistenti Alessio Berti di Prato e Giuseppe Perrotti di Campobasso
IV ufficiale Antonio Rapuano di Rimini
V.A.R. Rosario Abisso di Palermo
A.V.A.R. Gianluca Manganiello di Pinerolo.

NOTE: Ammoniti: Kolasinac (A)

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28'BARELLA! Lautaro la scarica dietro sul numero 23 nerazzurro che calcia dal limite, ma spedisce fuori dallo specchio.

27'CHE OCCASIONE PER LAUTARO! Il capitano nerazzurro sfugge al controllo di De Roon, ma una volta davanti a Carnesecchi si fa ipnotizzare dal portiere atalantino.

25'CALHANOGLU! Ci prova dalla distanza il regista dell'Inter, ma non inquadra lo specchio della porta difesa da Carnesecchi.

24'Zalewski verticalizza per l'attacco alla profondità di De Ketelaere, anticipato dall'uscita tempestiva di Sommer.

23'THURAM! L'attaccante francese rientra sul destro e calcia verso il secondo palo, stavolta deve respingere con i pugni Carnesecchi bravo a non farsi sorprendere.

22'LUIS HENRIQUE! Calcia forte in diagonale l'ex Marsiglia, dopo un rinvio sbagliato da De Roon: Carnesecchi si distende in tuffo ma non deve sporcare i guantoni.

20'Riparte in contropiede l'Inter: Barella serve Lautaro, murato al momento del tiro da recupero difensivo di Ederson. Resta in zona d'attacco la squadra di Chivu, alimenta l'azione Bisseck.

18'Kolasinac è il primo ammonito del match: cartellino giallo speso per il fallo tattico commesso su Barella.

16'Zappacosta rientra sul sinistro e va al cross messo fuori, sulla respinta tenta la botta al volo Ederson ma non colpisce bene la sfera che termina ampiamente sul fondo.

15'Ferma il gioco l'arbitro per un intervento in gioco pericoloso di Lautaro su Ederson: calcio di punizione conquistato dal mediano brasiliano.

13'Ederson prova a sfuggire al controllo di Barella, ma si allunga la sfera riconquistata dalla squadra di Chivu. Akanji imposta appoggiando verso Bastoni.

11'Gestisce il pallone l'Inter, palla in verticale di Bastoni per Thuram che serve al centro Lautaro ma si alza la bandierina dell'assistente per segnalare un fuorigioco.

10'Sul corner successivo è Bisseck a staccare, ma non riesce a dare potenza al suo colpo di testa. Se la cava in qualche modo la retroguardia atalantina.

9'AKANJI PERICOLOSO! Sugli sviluppi del corner calciato da Calhanoglu arriva in corsa il centrale svizzero calciando a colpo sicuro, decisivo Kolasinac che mette ancora in corner.

8'CHE RISCHIO PER L'ATALANTA! Zielinski sfonda centralmente e cade a terra in area sulla leggera spinta di De Roon, arriva Ederson rifugiandosi in calcio d'angolo.

6'Cross verso il centro di De Roon, sul quale fa buona guardia Bisseck ripulendo l'area di rigore. Prova a ripartire in contropiede la squadra di Chivu.

4'Bella giocata in velocità dell'Inter, ma la palla in verticale di Barella per Thuram è troppo lunga e termina nella disponibilità di Carnesecchi.

3'Fischia il gioco La Penna, per una spinta di Thuram ai danni di Djimsiti. Calcio di punizione conquistato dal centrale albanese.

2' Inter subito aggressiva sulla prima uscita degli avversari, Carnesecchi allarga verso sinistra su Kolasinac. Gestisce il possesso la squadra di Palladino.

1 'Si parte!

20,25 - A pochi istanti dal calcio d'inizio del big match contro l'Inter, l'Amministratore Delegato dell'Atalanta, Luca Percassi, è intervenuto ai microfoni di DAZN per fare il punto sul momento della squadra, tra campo e mercato. Un'analisi lucida che parte dalla svolta tecnica avvenuta nelle scorse settimane e guarda al futuro, sia immediato che a lungo termine. L'EFFETTO PALLADINO – Nessun dubbio e nessun rimpianto sulle tempistiche del cambio di guida tecnica. Percassi ha difeso la scelta della società di puntare sull'ex tecnico del Monza per sostituire Ivan Juric: «Il calcio è fatto di scelte», ha spiegato l'AD. «C'è stato un momento della stagione con Juric nel quale serviva entusiasmo e Palladino l'ha portato. Siamo consapevoli che dobbiamo ancora migliorarci, lui ha la grande responsabilità di continuare a fare bene con la squadra». DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA – Il dirigente nerazzurro ha poi fotografato la stagione della Dea, divisa tra l'esaltazione europea e qualche incertezza di troppo nei confini nazionali. «Questa è una stagione che ci vede super protagonisti in Champions, dove il cammino è eccezionale, mentre in campionato siamo stati altalenanti». La ricetta per il futuro è chiara: «Noi come società dobbiamo investire in giocatori e strutture, restare competitivi anche in Europa non è semplice ma questa è una rosa con qualità importanti. Dobbiamo continuare su questa strada migliorando però il rendimento in campionato, al quale teniamo molto». IL FUTURO DI PALESTRA – Infine, una battuta sul mercato e su uno dei nomi più caldi del momento, quel Marco Palestra che sta brillando in prestito (e che ha ricevuto gli elogi del CT Gattuso). Alla domanda su un possibile trasferimento definitivo già a gennaio, Percassi ha frenato: «Non è un tema all'ordine del giorno. È un ragazzo che abbiamo visto crescere con noi ed è normale che sia appetito per età e prestazioni. Nel momento in cui ci fosse qualcosa di concreto lo valuteremo, ma al momento non c'è nulla. Siamo contenti che stia facendo bene, Marco è un esempio del lavoro del nostro settore giovanile».

20,11 - Zappacosta a DAZN prima del match
Mentre la New Balance Arena ribolle di passione in attesa del fischio d'inizio, Davide Zappacosta si presenta ai microfoni per dettare la linea della squadra. Nessuna paura, nessun timore reverenziale verso i campioni d'Italia e, soprattutto, nessuna voglia di guardare indietro. L'esterno nerazzurro, uno dei veterani dello spogliatoio, ha le idee chiare su come affrontare l'Inter: testa sgombra dai numeri negativi del passato e cuore caldo, alimentato dalla nuova linfa portata in panchina dalla gestione tecnica. TABÙ? NO, SOLO VOGLIA DI VINCERE - Il tema della "bestia nera" è centrale, ma il numero 77 lo dribbla con eleganza e determinazione. Per Zappacosta, la storia non si scrive con gli almanacchi ma con i fatti: «Perdere non è mai bello e lo sappiamo, ma quello che conta stasera non sono le statistiche o i precedenti. Conta solo quello che facciamo noi in campo stasera». Il messaggio è un guanto di sfida lanciato ai nerazzurri di Milano: «Siamo convinti delle nostre potenzialità e proveremo a vincere la partita a tutti i costi». LA CURA PALLADINO - L'analisi si sposta poi sul cambio di marcia emotivo vissuto dallo spogliatoio. Le parole sull'allenatore svelano un retroscena importante sul clima che si respirava a Zingonia prima del suo avvento: «Il mister ha riportato serenità ed entusiasmo, probabilmente era proprio quello che stava venendo a mancare nell'ultimo periodo». Una scossa psicologica che si sta traducendo in prestazioni: «Noi stiamo solo cercando di seguire quello che dice, ci sta dando una grossa mano e proveremo a fare del nostro meglio per ripagarlo». NATALE IN TRINCEA - Infine, un passaggio sul sacrificio che il calcio ad alti livelli richiede, specialmente durante le feste. Per Zappacosta e compagni, il panettone è stato digerito tra schemi e tattica: «Il Natale per noi calciatori è sempre un po' particolare, perché devi essere sempre sul pezzo e concentrato, anche quando ti trovi in famiglia». Un focus totale che stasera dovrà trasformarsi in energia pura per tentare l'impresa.

20,11 - Thuram a DAZN prima del match
L'attesa è finita e la tensione alla New Balance Arena si taglia con il coltello. A pochi istanti dal calcio d'inizio del big match tra Atalanta e Inter, Marcus Thuram si è presentato ai microfoni di DAZN per tastare il polso della squadra e lanciare la sfida. Il numero 9 nerazzurro, al centro delle voci di formazione delle ultime ore, ha mostrato serenità e concentrazione, glissando sulle statistiche e focalizzandosi sull'unico obiettivo che conta: il campo. Un approccio mentale lucido per affrontare una trasferta che può dire molto sulle ambizioni scudetto dei milanesi. MENTALITÀ E SCONTRI DIRETTI – La domanda sugli scontri diretti è inevitabile, visto il peso specifico della gara, ma il francese sceglie la via della pragmaticità. Nessuna ossessione, solo lavoro: - «Non pensiamo agli scontri diretti o alle statistiche particolari. Siamo concentrati sulla nostra prestazione e speriamo che quello che abbiamo preparato funzioni». Una dichiarazione che tradisce la volontà di alleggerire la pressione su una squadra chiamata a rispondere alla vittoria del Milan. LA THULA E LA CONCORRENZA – Il tema caldo è ovviamente l'attacco. Dopo le indiscrezioni su un possibile impiego di Pio Esposito, Thuram ha risposto alla domanda sul partner ideale, Lautaro Martinez, con diplomazia e spirito di gruppo, ricordando che la titolarità va conquistata ogni giorno: - «Sono molto contento di ritrovare Lautaro lì davanti e di giocare con lui, ma non dimentichiamo che siamo quattro attaccanti in rosa e tutti possono giocare». Un messaggio che conferma l'armonia del reparto ma anche la consapevolezza che la concorrenza è un fattore stimolante. UN ANNO IN CHIAROSCURO – C'è spazio anche per un breve bilancio personale e umano, tra passato e presente. Sul 2025 che sta per chiudersi e sulle festività appena trascorse, Thuram si è aperto con sincerità: - «Il 2025? È stato un mix di momenti belli e brutti, esattamente come succede nella vita. Il Natale l'ho passato con mio fratello e la mia famiglia, ricaricando le batterie». Ora però il tempo dei bilanci e dei panettoni è finito: a Bergamo serve la versione migliore del francese per scardinare la difesa di Palladino.

20:10 - La direzione arbitrale è stata affidata a Federico La Penna, coadiuvato dagli assistenti Berti e Perrotti. Quarto ufficiale Rapuano. VAR Abisso, AVAR Manganiello.

20:05 - Sono 4 i cambi nell'undici iniziale dell'Inter rispetto alla semifinale di Supercoppa italiana persa ai calci di rigore col Bologna: fra i pali torna Sommer, al centro della difesa Akanji, in cabina di regia Calhaoglu e davanti Lautaro.

20:00 - Il tecnico napoletano deve fare ancora a meno di Koussonou e Lookman, impegnati in Coppa d'Africa ma recupera Djimsiti nel terzetto arretrato con Hien e Kolasinac. Zalewski vince il ballottaggio con Bernasconi a sinistra. Pasalic preferito a Sulemana e Maldini per completare il tridente con De Ketelaere e Scamacca.

19:55 - Archiviata la delusione di Riad, la squadra di Chivu è pronta rituffarsi nel campionato per chiudere il 2025 al comando. Di fronte la Dea, sempre vittoriosa alla New Balance Arena nelle 4 gare della gestione Palladino ma che non si aggiudica questa sfida dal 2018.

19,32 - L'arrivo dei nerazzurri allo Stadio