L'Atalanta non fa scuola solo sui campi della Serie A e d'Europa, ma entra di diritto anche nelle aule più prestigiose dell'accademia italiana. La gestione economico-finanziaria del club orobico è stata al centro della tesi di laurea discussa venerdì scorso all'Università Bocconi di Milano da Cristiana Ciabattini. La neo dottoressa in Economia aziendale e management ha presentato un elaborato dal titolo inequivocabile: «Il modello Atalanta: una strategia sostenibile tra successo sportivo ed economico». Un lavoro approfondito e puntuale - racconta L'Eco di Bergamo -, che le è valso un punteggio di 109 su 110, sotto la supervisione del relatore Marcello Priori, e che certifica come la Dea sia ormai percepita come un benchmark di eccellenza gestionale a livello internazionale.

LA GENESI DELLO STUDIO, UN CASO IN POSITIVO - Alla base della scelta non c'è solo la fredda analisi dei numeri, ma la volontà di raccontare un'eccezione virtuosa. «Il calcio è una delle mie passioni, ma volevo trattarlo in positivo», ha spiegato l'autrice. L'Atalanta dell'ultimo decennio rappresenta un unicum: una realtà di provincia, partita con un bacino d'utenza e risorse limitate, capace di una «crescita esponenziale in un periodo di tempo ristretto». Per documentare questo miracolo, la studentessa ha attinto a fonti diverse, dal libro di Giovanni Cortinovis "Il modello Atalanta" alle analisi finanziarie di testate specializzate e locali.

GOVERNANCE E TERRITORIO, I SEGRETI DEL SUCCESSO - Nel cuore della tesi, l'analisi si sposta sui fattori determinanti. Il primo capitolo evidenzia la solidità della governance: la famiglia Percassi, garante della visione strategica e dell'identità, affiancata dalla potenza di fuoco degli investitori americani. Un mix perfetto che non ha mai tradito il radicamento territoriale, vero asset intangibile del club, capace di costruire un legame d'acciaio con tifoseria e istituzioni. È qui che il "miracolo" diventa "sistema": non un exploit casuale, ma il frutto di una programmazione blindata.

L'ANALISI DEI BILANCI, SOSTENIBILITÀ REALE - La parte più tecnica dell'elaborato si concentra sugli indici finanziari, veri indicatori della salute del club. L'analisi tocca lo Squad Cost Ratio (il rapporto tra costi della rosa e ricavi), che pur sfiorando l'80% nella stagione 2022/23 resta sotto controllo, e il Cost to Income Ratio. Numeri che dimostrano come l'Atalanta sia riuscita a competere ad altissimi livelli senza mai fare il passo più lungo della gamba, mantenendo i conti in ordine in un sistema calcio spesso indebitato fino al collo.

DAL PASSATO AL FUTURO, LE FONDAMENTA SONO SOLIDE - La conclusione della tesi guarda anche all'attualità. Se Gasperini è stato l'architetto tecnico di questo decennio d'oro, valorizzando il capitale umano come risorsa strategica, il presente affidato a Palladino non deve spaventare. «In questi 10 anni sono state poste grandi fondamenta, come lo stadio e i giovani», sottolinea la neo laureata. Un messaggio di fiducia che va oltre i risultati di qualche partita: tre mesi di assestamento non possono cancellare una struttura societaria che oggi, carta canta, è da 109 su 110.

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Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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