Una domenica unica. La capitale che si ferma tra colazione e pranzo, con la parte sconfitta che rischia di saltare anche la cena. Il derby non è mai una partita qualunque, anche alla quarta giornata quando non può essere decisiva.

Eppure a Roma e dintorni incide sempre, condiziona settimane e anche mesi di vita quotidiana, anche a chi la partita non la gioca ma la vive da fuori con sentimento. Servirà metterlo anche in campo, perché giocare alle 12.30 non è mai facile, figuriamoci farlo con queste premesse, all’Olimpico, di fronte a 70.000 anime.

Lazio e Roma arrivano alla partitissima con due situazioni diverse, ma entrambe scottate dal ko di una settimana prima. Dalla forma simile e non solo per l’1-0 finale. Sarri dal Mapei di Reggio Emilia è andato via senza parole, letteralmente, quasi inerme di fronte a una Lazio che non è stata fin qui come vorrebbe.

I biancocelesti hanno iniziato la sua stagione come se fossero sulle montagne russe. Subito in picchiata alla prima con il Como, poi la grande risalita a tutta velocità contro il Verona e di nuovo una discesa contro il Sassuolo. Il bilancio parla di 3 punti in classifica con 4 gol fatti, tutti nella stessa partita, il che significa 2 gare su 3 concluse a bocca asciutta. Un avvio che non ha consolato i tifosi, un po’ delusi dal finale amaro della scorsa stagione e un`estate caratterizzata dal blocco del mercato. Nel derby si Sarri affiderà all’esperienza. La sua, una sola sconfitta nei 6 affrontati da allenatore della Lazio, e quella di chi è abituato ormai da tempo ad affrontarli con questa pressione addosso.

Lo scorso anno il gol di Romagnoli, poi pareggiato da Soulè, non bastò per tornare a un successo che manca con la Roma in campionato dal 19 marzo 2023, quando in panchina c’era proprio Maurizio Sarri.

Tempi diversi, tempi in cui anche l’avversario di adesso, Gasperini, si occupava d’altro e stava lavorando per portare l’Europa League a Bergamo. Ma, a proposito di montagne russe, anche il giro di Gasp è già iniziato: vinci le prime due senza subire gol e sei da scudetto, perdi la terza ed è già tutto da buttare: non sono ammesse mezze misure. La vittoria per 2-0 nel primo derby della scorsa stagione, giocato con un -12 in classifica, fu la svolta. La Roma chiuse il campionato davanti sfiorando la qualificazione Champions e si illuse di aver ritrovato la miglior versione del suo capitano, autore del gol del vantaggio. 

Pellegrini oggi è di nuovo ai margini, ma il derby è anche questo: un’occasione di riscatto. Da una parte e dall’altra sono attese sorprese. Nessuno oserà risparmiarsi. Saltare il pranzo domenicale va bene, ma nella capitale non è ammessa una cena indigesta.

Sezione: Serie A / Data: Sab 20 settembre 2025 alle 17:00 / Fonte: Lega Serie A
Autore: Daniele Luongo
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