Foggia in emergenza contro l’Atalanta U23, mister Pazienza: "Saranno decisivi i primi minuti"

Alla vigilia della delicata trasferta di Caravaggio contro l’Atalanta U23, il Foggia si presenta con l’organico falcidiato dalle assenze. Mister Orazio Pazienza, però, non cerca alibi e rilancia la forza del collettivo, chiamato a reagire dopo un avvio di stagione complicato.

LA PARTITA – Pazienza ha inquadrato così la sfida: «Affrontiamo una squadra giovane e di qualità. Noi dobbiamo reagire e imparare a gestire meglio i finali di gara. Mi aspetto un match difficile e intenso, i primi minuti saranno fondamentali per non lasciare fiducia all’avversario».

UN GRUPPO DA TENERE UNITO – Le assenze pesano: Castorri, Morelli, Bignami, D’Amico, Fossati, Rizzo e Petermann non saranno della partita, mentre rientra Valietti. Nonostante le defezioni, il tecnico si affida alla forza della squadra: «Gli infortuni ci sono, ma chi scenderà in campo darà il massimo - riporta Foggiacittàaperta.it - . Non parliamo di salvezza: dobbiamo pensare partita dopo partita. Finora abbiamo raccolto poco, ma serve perseveranza. Il mister ci trasmette sempre indicazioni chiare, è diretto e incide sul lavoro quotidiano. Sta a noi trasformare questo impegno in risultati».

SOSTITUIRE I LEADER – In particolare, mancherà il faro del centrocampo Petermann, assenza che si farà sentire. «È un giocatore importante e mi dispiace che si sia fermato – ha spiegato Pazienza –. Da lui cerco di imparare molto, ma io mi faccio trovare pronto. Dobbiamo crescere nella gestione dei momenti, ma sono convinto che con il tempo riusciremo a risolvere queste lacune».

IL LEGAME CON I TIFOSI – A Picerno si è rivisto il calore del pubblico rossonero, che il tecnico spera di riabbracciare allo Zaccheria: «Vorrei che tornassero a cantare in casa. Noi come squadra non entriamo in certe dinamiche, ma sappiamo che i risultati possono aiutarci a riportarli allo stadio».

Tra emergenza e voglia di riscatto, il Foggia si prepara a misurarsi con un’Atalanta U23 in crescita. Pazienza chiede compattezza e maturità: la partita di Caravaggio sarà un banco di prova non solo tecnico, ma soprattutto di carattere.