Terza serata a dir poco commovente e ricca di significati alla Festa della Dea. Come di consueto c'è stata una grande risposta da parte dei tifosi atalantini che hanno letteralmente gremito il parcheggio esterno di Orio Center. I primi ad arrivare sono stati i giocatori della prima squadra: entrata spettacolare di Denis, Moralez, Mondonico e Roby Facchinetti sul carro armato, ovviamente tirato a lucido per il Tanque atalantino. Poco dopo, accompagnati da fuochi d'artificio e cori incessanti, sono giunti Carmona, Schelotto, Raimondi, Madonna, Finardi e Pala su un trattore.

Chiamati sul palco, uno ad uno sono saliti i giocatori della prima squadra. Il più acclamato è stato ovviamente German Denis, che ha parlato da vero leader: "Non ho mai visto un tifo così, io qui mi sento a casa e vi ringrazio tutti". Il Tanque ha poi avviato uno dei suoi cori preferiti da quando è qui a Bergamo: "La me nona poerina...".

La parola è stata successivamente data agli allenatori che hanno avuto l'onore di allenare Piermario Morosini, tra i quali Armando Madonna, Giancarlo Finardi, Alessio Pala ed Emiliano Mondonico. Quest'ultimo, ricordando la malattia sconfitta non molto tempo prima, si è lasciato sfuggire qualche lacrima. L'attuale tecnico dell'AlbinoLeffe Pala ha voluto invece difendere la vecchia gestione Ruggeri, ribattendo ad un affermazione del Bocia: "Secondo me, la disfatta del settore giovanile accaduta alcuni anni fa non è stata causata dalla gestione Ruggeri e nemmeno da Giacobazzi".

Il ricordo di Morosini ha scosso l'intero pubblico quando sul palco ha parlato la fidanzata Anna, che non è riuscita a trattenere le lacrime: "In questo momento vorrei essere da qualche altra parte (magari con lui, ndr) ma voglio ringraziarvi di cuore. Amava stare con amici e parenti, ma soprattutto amava giocare a calcio perché era l'unico modo con cui riusciva a sentirsi libero". Don Luciano Manenti l'ha voluto invece ricordare con un minuto di raccoglimento. E' stato poi il turno della delegazione di tifosi livornesi che hanno ringraziato gli atalantini per l'ospitalità.

I giocatori del presente hanno successivamente ripreso la scena. Cristian Raimondi, bergamasco doc, sfida chiunque e punta all'obiettivo che farebbe sognare una città intera: "Noi, a testa bassa, sono sicuro che ce la faremo a raggiungere l'Europa".

Carlos Carmona è stato di poche parole: "Sono felicissimo di poter giocare con questa maglia anche l'anno prossimo", così come Maxi Moralez, che mastica ancora a fatica l'italiano: "Parlo ancora difficilmente l'italiano. Voi mi avete impressionato molto e vi ringrazio di cuore". Curioso siparietto quando il compagno di squadra, Raimondi, e il Bocia l'hanno alzato prendendolo sulle spalle.

Ezequiel Schelotto ha subìto i rimproveri dal capo ultras e ha poi risposto scherzosamente alle provocazioni: "Io i capelli non me li taglio. Con i miei recenti messaggi c'è stata un pò di confusione, quello che ho detto è stata solo una battuta. Qui mi trovo benissimo, quest'anno non voglio puntare solo alla salvezza. Sto facendo un ritiro importante e voglio mettere in difficoltà il mister. Voglio giocare un altro anno con la maglia dell'Atalanta".

Di nuovo la parola a bomber Denis, che fa un appello ai tifosi presenti: "Voi dovete starci vicini perché noi daremo l'anima per questa maglia. Siamo tutti uguali e siamo una squadra fantastica". Subito dopo prende parola Mondonico che gli pone una domanda suggestiva: "Come ti troveresti in coppia con Inzaghi?". La risposta del Tanque è immediata: "Un campione così farebbe solo piacere ad averlo in squadra".

La chiusura dello spettacolo ha puntato i riflettori sul grande Roby Facchinetti, che ha deliziato la platea cantando il vecchio inno dell'Atalanta e altri suoi celebri pezzi.

Sezione: Altre news / Data: Dom 15 luglio 2012 alle 08:00
Autore: Enea Zampoleri - twitter: @EZampoleri
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