C’è un paradosso in questa partita, in questo primo atto della semifinale di Champions. Che il rammarico sembra quasi averlo più l’Inter (che ha vinto) piuttosto che il Milan (che ha perso).
Rammarico perché il primo tempo nerazzurro è stato praticamente perfetto. Il risultato poteva essere più ampio già dopo i primi 45 minuti. E il Milan, che nel secondo tempo è cresciuto, ha preso il palo con Tonali dando l’impressione di poter rialzare la testa. Sarebbe bastato poco anche per cambiare un po’ gli equilibri sul campo. E quindi riparte da qui la speranza dei rossoneri, dalla voglia di rimettersi in pista, da quella scossa che hanno provato a dare proprio Tonali e Brahim Diaz.
Certo la serata del Milan non è stata fortunata a prescindere: non c’era Leao, presto ha dovuto rinunciare a Bennacer. Ma è stato l’approccio feroce alla partita dell’Inter che ha fatto la differenza. E probabilmente non c’è assenza che tenga. L’Inter sta bene e ha voluto dimostrarlo. E’ entrata concentrata, determinata, lucida, energica. Ha messo sul campo una delle sue versioni migliori, ha rispolverato una grande prova di qualità dei suoi attaccanti, ha i tre centrocampisti ispiratissimi, le ali toniche. E’ tutta la squadra che funziona. Ha una grande convinzione. In 15 minuti aveva fatto già due gol e colpito un palo, poi è arrivato il rigore (poi tolto) a Lautaro. E ancora un altro paio di occasioni dopo il tentativo di tacco di Calabria. E se il Milan - come detto nel secondo tempo - ci ha provato, spinta anche dal pubblico, l’Inter ha sì abbassato il baricentro ma altre occasioni le ha avute (vedi Dzeko o Darmian, per esempio) e ha avuto anche il tempo di lamentarsi per il mani di Thiaw e il colpo di Krunic, che l’arbitro non ha giudicato passibili di infrazione ma che forse avrebbero meritato un approfondimento (come lo ha meritato il rigore nel primo tempo).
La finale è opzionata? Acerbi ha tenuto a dire - nel post - che non è fatto ancora nulla. E ha ragione in assoluto: visto che ci sono state sorprese incredibili, proprio in questa competizione. Ma il vantaggio per 2-0 è un vantaggio considerevole. Anche perché - soprattutto quest’anno - l’Inter negli scontri diretti con il Milan ha sempre avuto la meglio. Alle volte anche in maniera evidente. Quindi c’è la storia (recente) che lo dice. Lo dice questa andata, perché due gol sono abbastanza. Lo dice lo stato di forma delle due squadre: l’Inter stasera lo ha dimostrato, sta bene. Il Milan non sta bene (vedi infortuni) e soltanto alcuni stasera hanno dimostrato di essere all’apice della forma.
La semifinale di ritorno però non datela per scontata. Il Milan ha fatto dell’appartenenza e dell’orgoglio il suo marchio di fabbrica, con queste armi ha vinto il campionato la passata stagione e l’Inter ne sa qualcosa. Ecco perché non abbasserà la guardia. Ma sarà comunque una partita da godersi, con il Milan che proprio per il rammarico che non ha (come dicevamo all’inizio) sa che l’impresa è difficile ma non impossibile. Sa che dovrà fare più di stasera, sa che dovrà migliorare ancora se vuole mettere in difficoltà quest’Inter così lucida. Basterà trattenere il fiato per 6 giorni…
Peraltro con una consapevolezza, chiunque passi il turno e viaggi verso Istanbul. Non sarà una gita, sarà una finale. Perché anche se si parte senza favori del pronostico, poi le partite vanno giocate tutte…
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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