È stato un sabato nel segno di Angelina Mango e dell'Inter. Cosa hanno in comune? Intanto l’esplosività e la capacità di emozionare. Le fiammate dei nerazzurri hanno spaccato la gara dell’Olimpico esattamente come la freschezza della cantante lucana ha infiammato l’Ariston di Sanremo. Poi, il fatto che sono due vincenti. Certo, sia l’Inter che Angelina hanno dovuto combattere per regalarsi questo sabato speciale. La Roma di De Rossi è ben diversa da quella di Mourinho. Ora ha un’anima. Lo Special One si era consegnato a Dybala e Lukaku. De Rossi è riuscito a restare in gara nonostante che le sue due stelle siano state quasi impresentabili. Avviso ai naviganti, questa Roma può ancora conquistare un posto in Champions.
Più guardo l’Inter più sono conquistato dal lavoro di Marotta. La società ha le casse vuote? La società deve rientrare ogni anno di tanti milioni? Nessun problema. Marotta vende a peso d’oro Onana e si affida a Sommer, pagato spiccioli ma capace di fare la differenza ogni giorno di più. L’Inter non può permettersi un bomber da cinquanta e più milioni? Nessun problema Marotta va a pescare a costo zero Thuram che è uno dei grandi protagonisti del campionato. Ero già convinto che i Direttori fossero più importanti dei centravanti. Ora lo sono ancora di più. Il calcio italiano è in bolletta. Per reggere il confronto in Europa deve inventarsi in ogni momento buone idee. Quelle che ha messo in campo Marotta. Ma anche Giuntoli e Sartori, tanto per fare altri due esempi.
Pioli, intanto, si è ripreso il Milan. La squadra rossonera contro il Napoli non ha preso gol. E questo è un altro segnale di crescita. Il Milan vince spesso soffrendo. Ma vince. L’Inter è lontana anni luce. La Juve è nel mirino. Pioli sta dimostrando di non essere solo un Normal One. Stefano sta gestendo una stagione complicata riuscendo comunque a ottenere risultati. La dirigenza rossonera è propria sicura che il tanto desiderato Conte farebbe meglio? Vediamo come finirà il campionato. Vediamo come andrà il percorso del Milan in Europa League. Ma Pioli non ha nessuna intenzione di dichiarare chiuso il suo ciclo rossonero. Lo ha ribadito contro il Napoli. Ciclo chiuso invece per i partenopei nonostante i tentativi del presidente De Laurentiis di rimettere insieme i pezzi di un mosaico che non esiste più. Il ritorno di Osimhen sarà fondamentale. Ma il fuoriclasse africano a giugno se ne andrà. E con lui altri pezzi importanti. Vedi Zielinski. De Laurentiis non dovrà sbagliare il nuovo allenatore.
In zona Champions vola l’Atalanta. Il Gasp sembra aver ritrovato la Dea delle stagioni migliori. L’impatto dell’attacco è devastante. Contro il Genoa è andato a segno anche Bilal Toure, il grande colpo dell’estate perso per molti mesi per un grave infortunio. Un’altra bocca da Fuoco. Nell’Atalanta è sempre più decisivo De Ketelaere. Forse qualcuno dovrebbe delle scuse a Paolo Maldini che l’ha portato l’estate scorsa al Milan. Paolo aveva visto giusto. Nel calcio ci vorrebbe più pazienza. E più fiducia in quelli che sanno scoprire talenti.
Festeggio con piacere i 200 gol di Ciro Immobile. Ciro è Ciro. Non ha spaccato quando è andato a misurarsi nel calcio oltre confine ma nella Lazio ha fatto la differenza. Penso a Immobile e guardo preoccupato alla nostra Nazionale. Luciano Spalletti sta cercando disperatamente un centravanti per la sua sfida all’Europeo. Lo scenario non è allegro. Raspadori è un adattato, Scamacca non decolla, Kean è fermo da tempo. C’è poco da stare allegri. E giugno si avvicina. Speriamo che questo finale di stagione regali al cittì azzurro una buona idea (anzi un buon nome) da cogliere al volo. Sono sicuro che presto andrà a vedere il nuovo Belotti rilanciato dal passaggio alla Fiorentina e subito a segno.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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