Che l'Atalanta sia una grande squadra non lo scopriamo di certo questa sera. La partita pareggiata al Gewiss Stadium contro l'Inter è infatti l'ennesima dimostrazione che la Dea merita di rimanere lassù, in lizza per la quarta qualificazione in Champions League consecutiva. Non era praticamente mai capitato che Gasperini dovesse cambiare il proprio assetto, stasera è capitato contro la squadra più forte della Serie A eppure la Dea ne esce rinvigorita, rinforzata. Merito di una preparazione al match attenta, nonostante le mille incognite dovute a infortuni e positività al Covid-19. Abbiamo osservato una gara intensa, generosa, a tratti asfissiante: Pessina dappertutto, Muriel fa anche la parte del connazionale Zapata e stravince i duelli fisici, Pezzella fa la doppia fase alla grande posizionato da terzino, Djimsiti gioca a destra nell'inedita difesa a quattro e contiene gli sprazzi di Perisic. Inevitabile qualche brivido, giocando al cospetto della capolista, dei campioni d'Italia in carica. Ma se Musso è costretto a grandi parate, lo stesso succede al dirimpettaio Handanovic: se la porta della formazione di Simone Inzaghi resta inviolata al Gewiss lo deve proprio al portiere serbo, in grado di compiere due autentici miracoli su Pessina e Muriel. Poche squadre riescono a fermare l'Inter, l'Atalanta lo fa senza giocatori come Ilicic, Malinovskyi, Toloi, Zapata, Gosens e altri ancora. Una prestazione che fa ben sperare in vista della seconda parte di campionato. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 18 gennaio 2022 alle 00:01 / Fonte: di Andrea Ferrari
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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