Si è consumata una notte incredibile al Gewiss Stadium, dove il Parma ha ottenuto una salvezza insperata, rimontando l'Atalanta da 0-2 a 3-2 grazie alle reti decisive di Ondrejka e Hainaut. Emozioni fortissime per il bergamasco Enrico Delprato, capitano dei ducali, nato e cresciuto calcisticamente proprio a Bergamo, che al termine del match ha raccontato la gioia della salvezza e il suo legame speciale con la città.

Enrico, una partita dalle emozioni incredibili: dalla disperazione iniziale alla gioia finale sotto la curva. Che serata hai vissuto?
«Questa partita riassume perfettamente la nostra stagione: bene all’inizio, qualche errore di inesperienza e poi una reazione incredibile. Dopo un primo tempo in cui meritavamo molto di più e invece ci siamo trovati sotto di due gol, siamo tornati negli spogliatoi con tanti dubbi e paure. È stato complicato non pensare anche agli altri risultati, ma siamo stati bravissimi a rimanere lucidi e a conquistare la salvezza sul campo, che rende tutto più bello».

Tu che sei bergamasco cresciuto nell'Atalanta, come ti sei sentito a vincere e festeggiare proprio qui?
«Questa per me non è stata una partita qualunque. Ho fatto tutta la trafila delle giovanili con l’Atalanta, dodici-tredici anni di vita, ho tanti amici e parenti qui. Per questo, festeggiare una salvezza così importante nella mia città è qualcosa di speciale, che porterò sempre nel cuore. Ma soprattutto sono felice per la squadra: ce lo meritavamo, dopo un anno così difficile».

La vostra rimonta porta la firma di due subentrati molto giovani. Quanto orgoglio c’è per questo finale di stagione?
«Sì, credo che sia un segnale molto forte per tutto il gruppo. È stato proprio grazie all'entusiasmo e alla freschezza dei ragazzi entrati a partita in corso che abbiamo ribaltato un risultato complicato. Sapevamo di poterci riuscire perché durante tutta la stagione abbiamo recuperato spesso partite difficili proprio grazie alla nostra spensieratezza. Questa sera Ondrejka e Hainaut sono stati fantastici».

Cosa ti ha lasciato quest’anno da capitano, tra difficoltà e soddisfazioni?
«Sono giovane, lo dico sempre, e ho ancora molto da imparare, specialmente come capitano. Devo ringraziare prima mister Pecchia e poi mister Chivu che mi hanno sempre dato fiducia. Ma soprattutto ringrazio i miei compagni e la società, perché nei momenti difficili siamo stati un gruppo vero, solido. E infine, i tifosi: ci hanno sostenuto sempre, non solo a parole, ma con i fatti, anche quando tutto sembrava impossibile. Questo per noi ha significato tantissimo».

Ti aspettavi una partita così intensa contro questa Atalanta?
«Conosco bene questa squadra e sapevo che sarebbe stata una partita durissima. L’Atalanta ha una forza incredibile e, sinceramente, credo che se avesse avuto meno impegni e qualche episodio favorevole in più, avrebbe potuto tranquillamente giocarsi lo Scudetto con Napoli e Inter. Sono davvero fortissimi, è un gruppo collaudato che lavora bene da anni con Gasperini, ed è stato bello e speciale vincere contro una squadra così».

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Sezione: Interviste / Data: Dom 25 maggio 2025 alle 23:31
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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