Riccardo Zampagna è stato un simbolo del calcio di provincia, amato dai tifosi per la sua grinta e i suoi gol. Nonostante abbia segnato tanto, non ha mai indossato la maglia di una grande squadra. Oggi, a quasi 50 anni (li compirà il prossimo 15 novembre) riflette sulla sua carriera e le scelte che lo hanno portato dove è oggi ed intervenuto in un'intervista rilasciata a Repubblica
UNA CARRIERA TRA PROVINCIA E SUCCESSI
Zampagna ha giocato in numerose squadre, tra cui Amerina, Pontevecchio, Triestina, Arezzo, Catania, Brescello, Perugia, Cosenza, Siena, Messina, Ternana, Atalanta, Vicenza, Sassuolo e Carrarese. Nonostante non abbia mai vestito la maglia della Nazionale, ha vissuto momenti indimenticabili in campo. Uno dei suoi maggiori rimpianti è non aver potuto rappresentare l'Italia, nonostante fosse capocannoniere della Serie A insieme a Ibrahimovic nel 2004.
OPPORTUNITÀ RIFIUTATE
Durante la sua carriera, Zampagna ha avuto diverse offerte interessanti, come quella di trasferirsi al Monaco sotto la guida di Guidolin, con un contratto di tre anni da 800mila euro (al suo posto ci andò Di Vaio). Tuttavia, ha deciso di trasferirsi all'Atalanta in Serie B, perchè non ispirato dalla Ligue1 tanto che altre proposte, come quella del PSG, non lo convinsero. Zampagna ha sempre scelto in base a ciò che riteneva più giusto per lui e la sua famiglia, anche se queste decisioni hanno sorpreso molti.
UNA VITA DOPO IL CALCIO
Dopo il ritiro dal calcio, Zampagna ha intrapreso una nuova carriera lavorativa. Da quattro anni lavora con un amico, creando quadri elettrici. La soddisfazione più grande per lui è ricevere i complimenti degli ingegneri, nonostante abbia solo la licenza media. Non gioca più a calcio regolarmente, ma ricorda con piacere una partitella con Del Piero nelle Marche, anche se dopo venti minuti era esausto.
IL CAMBIO DI ROTTA POLITICO
Nonostante fosse noto come un "bomber di sinistra", lo scorso anno Zampagna ha sorpreso tutti candidandosi con Fratelli d’Italia. Questo gesto, secondo lui, è stato un modo per fare un piacere a un amico e dimostrare che pensa sempre agli altri più che a se stesso.
LE SCELTE DI VITA E LA FILOSOFIA
Zampagna è un uomo che ha fatto molte scelte coraggiose, sia nella sua carriera che nella vita personale. A 21 anni, mentre lavorava come tappezziere e giocava in Prima Categoria, ha deciso di tentare la carriera calcistica grazie al supporto di suo padre, che voleva per lui un futuro migliore.
Riccardo Zampagna è stato e rimane un simbolo del calcio di provincia, con una carriera costellata di successi e scelte controcorrente. La sua storia ci ricorda che il calcio è fatto di passione, sacrificio e, soprattutto, di scelte personali che vanno oltre il campo di gioco.
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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